Storia medievale di Aversa, la prima contea normanna d’Italia

Aversa


Aversa venne fondata nel 1022 da Rainulfo Drengot, un nobile della bassa Normandia in esilio, la città si sviluppò probabilmente (tramite mura fortificate) intorno ad un vecchio centro agricolo e ad un piccolo insediamento religioso, attuale cappella di San Paolo. I normanni, fortificarono la città e predisposero il suo ingrandimento al punto che, nel 1382, si arrivò ad edificare una terza cinta muraria, che delimitava e lasciava intendere l’espansione mastodontica della città nel corso degli anni. Aversa fu la prima contea Normanna in Italia, nonché la “capitale” canonica del loro regno nel Sud Italia, dalla quale partirono le invasioni che coinvolsero buona parte del Meridione.

Aversa divenne ben presto una città florida, e sotto la guida di Riccardo Drengot, ottenne per altro l’investitura di Diocesi da parte di Papa Leone IX. Da piccolo raggruppamento di casali di campagna, Aversa si trasformò nel centro nevralgico di arrivo dei Normanni in Italia, che solo intorno al 1059 consolideranno i loro dominii sotto la guida di Roberto il Guiscardo.

Panorama della città d’Aversa, anno 1650.

Il valore della città non si spense con l’arrivo degli svevi, ne tantomeno con gli Angioini. Questi ultimi elevarono Aversa a loro corte, in particolare per l’attaccamento che Giovanna I d’Angiò (futura regina di Napoli) aveva nei confronti di questa terra. Nel castello di Aversa si consumò l’assassinio di Andrea d’Ungheria, principe consorte di Giovanna d’Angiò, che venne lanciato da una finestra con un cappio al collo da alcuni congiuratori capeggiati da Carlo di Durazzo probabilmente in combutta con la stessa regina. L’evento scatenò l’ira di Re Luigi d’Ungheria, che scese in Italia e giunse alle mura della città in testa al proprio esercito per punire i congiuratori, provocando la fuga di Giovanna ad Avignone e la morte dei nobili che avevano congiurato contro l’ormai defunto fratello.

Giovanna d’Angiò, regina di Napoli, elesse Aversa a sua residenza reale.

Con l’arrivo degli Aragonesi la città perse (sia pure mai del tutto) il proprio ruolo predominante, fu vessata dalla peste intorno al 1656, pur ospitando, tra le mura di Palazzo Ventignano, quasi tutti i grandi regnanti di Napoli.

La storia della prima contea Normanna in Italia è caratterizzata da intrighi, ma sottolinea l’importanza che la città ebbe nelle sorti della penisola e dell’intero Mezzogiorno in un periodo storico che determinò il tessuto culturale di cui noi tutti (in particolare coloro che abitano il Sud Italia) siamo discendenti.

Arco dell’Annunziata (Porta Napoli)

Fonte: Panoramio

 

Fonti:

  • La città normanna. Aversa e l’Europa nei secoli XI e XII, Stefano Borsi, Libria Editore

  • Aversa, enciclopedia Treccani.


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