Giochi e sport all’ombra del Vesuvio: mostra gratuita alla Biblioteca Nazionale


In onore della trentesima edizione delle Universiadi 2019, la Biblioteca Nazionale di Napoli, inaugura oggi, 10 luglio alle ore 17:00, la mostra “Giochi e sport all’ombra del Vesuvio” con una visita guidata alla presenza del direttore Francesco Mercurio. La mostra temporanea ad ingresso gratuito, verrà ospitata nelle sale pompeiane dal 10 luglio al 10 settembre, dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 17:00.

La mostra dedicata agli sport, così come affermato dallo stesso direttore della biblioteca Nazionale, Mercurio, è stato un modo originale per celebrare una delle più grandi manifestazioni che la città di Napoli ha registrato negli ultimi anni: un escamotage per “tirare fuori dai nostri scaffali le migliori testimonianze sportive del passato della nostra civiltà.” Infatti, continua il direttore, “La ricchezza e la varietà estrema di documenti che conserviamo, ci consente di intervenire a tutto tondo sui nodi più importanti della contemporaneità, in una visione sempre più dialettica fra presente e passato.”

L’esposizione è aperta dall’immagine degli atleti di Ercolano, ritrovata nella villa dei Papiri, raffigurati nell’attimo di iniziare la disciplina della corsa: il percorso segue poi con le testimonianze letterarie dei primi giochi dell’antichità, con l’esposizione di una pregiatissima edizione de “l’Olimpiade” di Pietro Metastasio e le “Olimpiche” di Pindaro.

A seguire una serie di incisioni, documenti storici e letterari, litografie e manoscritti e pregiate edizioni che illustreranno la storia dello sport nell’antichità e che ci faranno ripercorrere un pezzo di storia “all’ombra del Vesuvio”.

Numerose le curiosità che sarà possibile ammirare: una delle più importanti sicuramente è la parte dedicata alla nascita della prima scuola di equitazione d’Europa proprio qui a Napoli che raggiunse il massimo splendore nei primi anni del 500 attirando allievi da ogni parte del mondo grazie a Giovan Battista Pignatelli che fece eriger le prime “cavallerizze”, oggi maneggi. Sarà anche esposto il manoscritto “Gli ordini di cavalcare” di Federico Grisone, riconosciuto come il padre dell’arte equestre, stampato per la prima volta a Napoli nel 1550.

Parte dell’esposizione, invece, è dedicata alle Corride di epoca spagnola dove sarà possibile ammirare suggestive incisioni che illustrano nell’ambito delle feste civili, i giochi più amati dagli spagnoli e apprezzati anche dal popolo napoletano. In particolare la corrida messa in scena su di un “tablado” di fronte a Mergellina, in occasione dell’onomastico della regina madre il 26 luglio del 1685.

Ancora, una parte sarà dedicata “all’uomo galleggiante”, l’arte del nuoto, cui sono dedicati due volumi di Oronzio De Bernardi, editi nella città di Napoli dalla stamperia reale del 1794 da cui è tratta la locandina che fa da pubblicità alla mostra. Si tratta della primissima opera dedicata al nuoto in cui viene esposta la teoria del galleggiamento dell’uomo.

La seconda parte della mostra è invece dedicata alle cronache sportive più vicine ai nostri giorni documentate dai giornali napoletani del tempo. E’ così documentata la storia degli sport della nostra città attraverso le prime pagine di testate giornalistiche che hanno ad oggetto eventi sportivi particolarmente significativi che hanno avuto luogo a Napoli.  Dalle pagine del “il Mattino” ed il “Roma” del 1959, che ricordano l’inaugurazione dello stadio San Paolo a quelle che ricordano le gare di vela nel golfo di Napoli in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1963, passando per i Giochi del Mediterraneo.

La mostra così è l’opportunità di rivivere un pezzo di storia dell’uomo attraverso lo sport e le manifestazioni sportive che si sono susseguite “all’ombra del Vesuvio”.


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