Questi giorni di metà luglio sono caratterizzati da un’ondata anomala ed eccessiva di caldo. Le temperature stanno sfiorando i 40° C e l’altissimo tasso di umidità non riesce a dare tregua nemmeno nelle ore serali e notturne.
La Gori, la società che gestisce l’erogazione dell’acqua nei comuni del vesuviano, oltre a provvedere di staccare l’acqua in 23 comuni per tutta la giornata di domani, la sta togliendo anche alle famiglie più povere che non possono permettersi di pagare le bollette. Ma come si può negare un bene di primaria necessità in queste ore così drammatiche, segnate dal caldo record?
“L’acqua non può essere proprietà di nessuno. L’accesso all’acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico. In questi giorni di eccezionale calura – dichiara il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – con temperature che superano i 40 gradi, con un tasso di umidità che si avvicina al 90%, la GORI sta procedendo in maniera inesorabile a staccare l’acqua a famiglie non in grado di far fronte al pagamento delle bollette come è avvenuto a Portici e a Casalnuovo. Questo comportamento attuato dall’azienda guidata dal vice coordinatore di Forza Italia Laboccetta è inaccettabile. Per questo abbiamo chiesto al vice Presidente della Regione ed ai Sindaci di fermare i distacchi almeno fino alla fine dell’estate“.
I Verdi così hanno lanciato una petizione popolare per chiedere le dimissioni urgenti del presidente della Gori, Amedeo Labocetta. Invece in alcune zone l’acqua viene sprecata a causa di perdite nelle tubature: “Mentre alcuni comuni sono senza acqua – accusa Paolo Sergio di Cimitile – da noi invece viene sprecata. C’è una perdita da mesi più volte segnalata. La gestione della rete colabrodo è allucinante. Questo punto è stato rappezzato almeno due volte e adesso bisogna intervenire di nuovo. Intanto in questi giorni di caldo e afa ne approfitteranno gli animali che troveranno ristoro a spese della G.O.R.I. Ecco perché la nostra acqua è così cara!“