“Filumena Marturano” e quella targa nel cuore di Napoli che nessuno conosce


 

Targa Filumena MarturanoL’immenso patrimonio culturale che contraddistingue la città di Napoli, rendendola unica al mondo, è costituito da molteplici e svariati elementi che non si esauriscono soltanto ai tesori archeologici, ai complessi monumentali ma che comprendono anche tradizioni gastronimiche e personaggi che hanno fatto la storia, sfruttando le proprie qualità artistiche in ambito teatrale, musicale e così via.

Per quanto riguarda l’ambito artistico, si sa che ogni napoletano è dotato di un ingegno e di creatività innata, grazie ai quali riesce a creare dal nulla opere e lavori unici ed inimitabili. Sarebbe impossibile stilare un elenco completo di tutti coloro che hanno contribuito a divulgare l’arte partenopea. Ricordiamo, per forza di cose, Totò, Massimo Troisi e la grande Sophia Loren.

Tra gli “illustri personaggi che hanno reso Napoli ancor più grande” non si può non menzionare un uomo, famoso in tutto il mondo, che ha segnato per sempre la storia partenopea: il grande Eduardo De Filippo, a cui viene subito associato il nome di Filumena Marturano, protagonista di una delle sue più famose commedia, forse la più famosa e definita da lui stesso “la più cara tra le sue creature”.

 

Filumena Marturano, Villa BrunoLa stesura della commedia iniziò in concomitanza con quella di altre, nel dopoguerra, precisamente nell’anno 1946. Fa parte della raccolta “La Cantata dei giorni dispari” ed è costituita da tre atti. Per creare il personaggio Eduardo prese spunto da un fatto accaduto all’epoca: una donna riuscì a sposare il suo convivente, una cosa insolita per quegli anni. Filumena era una donna analfabeta, che conosceva solo la lingua napoletana, dal passato difficile, molto determinata nel portare avanti a tutti i costi i suoi obiettivi. La sua vita si incrocia con quella del benestante Domenico Soriano, cinico e superficiale. Nel 1951 fu girato un film ispirato alla commedia ed interpreato da lui stesso e dalla sorella Titina e nell’anno successivo la trasposizione televisiva, in cui comparve Sophia Loren.

Un anno fa, in occasione dei trent’anni dalla morte dell’attore nel cuore di Montesanto, precisamente a Via San Liborio, è stata affissa una targa dedicata a Filumena Marturano. Forse non tutti, di fretta o di passaggio in quella zona, sono riusciti a soffermarsi per osservare il memoriale. Curioso il racconto di una donna anziana che abita lì che ha affermato di aver conosciuto una prostituta che si chiamava proprio Filumena Marturano. Poco ma sicuro: Napoli non finirà proprio mai di stupirci: gli aneddoti, le storie sono sempre infiniti!


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