Fondali in Campania, a gennaio multe salatissime dall’UE


Da inestimabile patrimonio ad un vero e proprio peso, ecco cosa stanno diventando i fondali per la Regione Campania. Almeno questo è quanto palesa il profondo immobilismo delle istituzioni e degli enti preposti alla salvaguardia delle coste e dei litorali nostrani. Presto sarà certificato anche dall’Unione Europea e dalle salatissime sanzioni pecuniarie che graveranno ulteriormente sulle poco floride casse delle amministrazioni. E’ la denuncia dell’associazione “Fondalicampania”, sorta nel novembre scorso proprio a difesa del mare e del paesaggio marino regionale, ma forse lasciata troppo spesso sola a combattere una guerra che dovrebbe essere di tutti.

“Sul nostro sito – spiega Davide De Stefano, uno dei responsabili – abbiamo da poco pubblicato una lettera in cui spieghiamo a cosa stiamo per andare incontro a causa dell’assenteismo istituzionale relativamente alla questione inquinamento marino. Acque reflue, scarichi fognari, sversamenti illegali e assenza di depuratori: la Campania è tristemente protagonista di ogni inadempienza nei rapporti della Commissione Europea. Già nel luglio 2o12 a carico dell’Italia fu emessa una sentenza di condanna per il mancato rispetto della direttiva comunitaria 271 risalente al 1991. Grazie al Trattato di Lisbona del 2007, però, ogni Paese ha potuto contare su una proroga di tre anni per adeguare i sistemi di raccolta e quelli degli scarichi fognari alle normative comunitarie. In quella condanna la Campania è presenta con 9 agglomerati, ma da allora nulla è stato fatto, nonostante i 1.807 milioni di euro stanziati per i dovuti lavori. Oltre ad essere sommersi dai veleni e dai liquami, ci si ritroverà, dunque, anche a subire il peso delle maximulte che colpiranno l’Italia e le singole Regioni”.

Un quadro davvero a tinte fosche quello delineato dall’associazione “Fondalicampania”, che stona notevolmente con la bellezza dei nostri litorali, una bellezza che loro stanno provando a salvaguardare in ogni modo. “Come associazione – senza scopo di lucro – siamo nati nel novembre 2014, ma già all’inizio di quell’anno avevamo aperto il nostro blog, ora divenuto un vero e proprio sito. L’obiettivo che ci siamo dati sin da subito è quello della valorizzazione, della tutela e della salvaguardia dell’ambiente marino e costiero della Regione“. I primi passi, in tal senso, li hanno mossi soprattutto ad Ercolano (dove hanno la sede legale), Portici (sede operativa) e Bacoli, comuni per i quali si sono gratuitamente occupati della pulizia delle spiagge.

Fondali in Campania

Oltre al lavoro sul campo, però, l’associazione  cerca anche di lavorare per quel che può sulla formazione, lasciando lì dove glielo consentono dei cartelli in cui spigano quanto tempo impiega il mare a smaltire i vari materiali che vi vengono impunemente gettati.

Fondali in Campania

Tutto ciò lo fanno per giunta autofinanziandosi, sia con delle donazioni volontarie dei soci, sia raccogliendo fondi tramite delle mostre itineranti che organizzano per sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni comunali, come l’ultima tenutasi a San Giorgio a Cremano dall’1 all’8 dicembre scorso.

Fondali in Campania

Attualmente, però, grandi attenzioni sono riservate ad uno studio che stanno conducendo presso il lido la Favorita di Ercolano sugli effetti che l’inquinamento ha sui venthos, microorganismi presenti in mare, e su molluschi, crostacei ed alghe. Anche in tal caso tutte le attività di analisi delle acque sono totalmente a carico loro e vedono la supervisione della biologa marina Martina Di Vincenzo. L’attività è iniziata a settembre e si concluderà a febbraio, quando maggiori dati potranno essere divulgati, forse anche tramite un saggio, “ma al momento – spiega Davide De Stafano – è abbastanza chiaro che dei problemi ci sono e che vertendo sugli animali marini riguardano in seconda battuta anche noi, visto che poi ci nutriamo dei pesci che vengono pescati nelle nostre acque“.

Per risolverli, dunque, la palla dovrà per forza di cose passare alle autorità e alle istituzioni competenti, proprio quello che si augurano i membri dell’associazione “Fondalicampania”.

 

 

 

 

 

 


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