Così, Luciano De Crescenzo, descriveva l’antica “Festa del Monacone” in “Così parlò Bellavista”. Una manifestazione religiosa, almeno in principio, dove l’effige di San Vincenzo Ferreri veniva portata in processione per Napoli fra le preghiere ed i festeggiamenti dei fedeli. Col tempo, poi, alla cerimonia liturgica si aggiunse una rassegna canora dove intervenivano i maggiori artisti italiani in presenza di celebrità del calibro di Totò ed Eduardo. Un’evoluzione che, sempre De Crescenzo, ci descrive con una nota di amarezza: “Oggi purtroppo la manifestazione ha subito una involuzione consumistica: l’interesse maggiore si è spostato in gran parte su un festival canoro di piazza al quale partecipano tutti i big della canzone italiana “gentilmente pregati” ad intervenire dai mammasantissima del quartiere.”
Oggi la tradizione si è estinta, sia quella mondana del festival, sia quella sacra della processione, nonostante in molti, ogni anno, lottino per riportarla agli antichi splendori. Un video pubblicato dal canale YouTube “Icampol” mostra foto e video d’epoca sulla grandezza ed importanza della storica celebrazione del “Monacone”.
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