Equitalia senza freni: cartella anche a bimbo di 7 anni di Quarto


Sembra una barzelletta o il discorso esagerato di un comico, ma l’assurda vicenda è realmente accaduta. Emanuele Isaia, un bimbo di Quarto di soli 7 anni, si è visto recapitare una cartella di Equitalia intestata a suo nome. Nello specifico si contesta al bambino una cartella esattoriale di circa 250 euro dovuta ad una erronea esenzione da ticket risalente al 2011. L’incredibile vicenda è stata riportata da fanpage.it, che ha anche raccolto le dichiarazioni della famiglia del piccolo Emanuele.

Luigi Isaia, padre del bambino, ha dovuto accompagnare il figlio alla posta per firmare e ricevere la cartella esattoriale, dopo di che ha iniziato una battaglia legale. “Noi volevamo anche pagare – ha raccontato Luigi – ma l’Asl ci ha addebitato un comportamento non corretto. C’è stato un errore contabile che riguarda l’anno 2011, nel quale Emanuele aveva diritto all’esenzione del ticket per delle visite di controllo specialistiche”

Un pasticcio dell’Asl, quindi, sarebbe la causa dell’iscrizione di Emanuele nel libro nero di Equitalia: un precedente che, se non corretto, rischierebbe di compromettere a tempo indeterminato la situazione tributaria di un bambino. “Noi chiediamo che questo atto venga cancellato oppure intestato a noi, – continua il padre – altrimenti nostro figlio si porterà dietro questa macchia fiscale fino a quando sarà adulto”. Oltre alla liceità o meno di una simile cartella, viene da chiedersi come sia possibile addebitare qualcosa ad un bimbo di 7 anni totalmente incapace di commettere illeciti tributari e perchè non si sia optato per intestarla direttamente ai genitori in quanto tutori legali del piccolo.


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