“Via gli immigrati, difendiamo le nostre donne”: commette un brutale femminicidio


L’ultimo ricordo di Augusto Nuccetelli era legato allo scorso ottobre, quando apparve in un servizio della nota trasmissione Piazza Pulita di La 7. In quell’occasione l’uomo aveva denunciato gli atti di violenza subiti da autisti Atac ed avvenuti ad opera di migranti. Crocefisso in petto e croce celtica tatuata sul fianco, volta ad esprimere la sua fede politica di estrema destra: così si presentava Nuccetelli nel filmato, che con grande fervore e attraverso parole pronunciate in maniera particolarmente animata si schierava contro questi “stranieri” e contro gli atti vandalici e di violenza da essi commessi. “Bisogna difendere le nostre donne dagli extracomunitari”. Così si esprimeva.

Ad oggi lo ritroviamo in una situazione del tutto diversa: opposta, oserei dire. Il 21 aprile, Augusto Nuccetelli ha ucciso sua moglie, Assunta Finizio, a colpi di pistola, a Roma; l’avrebbe seguita presso via di Lunghezza, in un bar, dove i quattro colpi sarebbero stati sparati sotto gli occhi di tutti i clienti. La storia per il 51enne romano, però, non si è conclusa al meglio: dopo essersi sbarazzato dell’arma del delitto, è stato catturato infatti dalla polizia. Tentativi vani di fuga, i suoi!

Ennesimo caso di femminicidio, dunque, quello consumatosi durante la giornata di ieri intorno alle 19.30. Dopo aver confessato il tutto l’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e rinchiuso, per adesso, presso il carcere di Regina Coeli.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI