Parco Verde: indagata anche Mimma Guardato, mamma di Fortuna


Sono quindici, ad oggi, gli indagati all’interno del palazzo dell’orrore, nel Parco Verde di Caivano; e sono cinque, inoltre, i bambini vittime innocenti della rete pedofilia che ha colpito l’isolato 3.

Le indagini comunque si stanno allargando, e la famiglia Guardato pare essere tutta sotto inchiesta, per aver contribuito nel rendere più intricata la tragica vicenda. Mimma Guardato, mamma della piccola Fortuna, risulta indagata per incendio doloso.

Secondo i carabinieri della compagnia di Casoria, infatti, la signora Guardato, avrebbe eseguito l’attentato incendiario attraverso il lancio di una bottiglia di molotov contro l’abitazione di Marianna Fabozzi, che si trovava lì agli arresti domiciliari fino a ieri insieme a Raimondo Caputo detto “Titò”, per le violenze sessuali subite ripetutamente dalle figlie della convivente: i due infatti vennero arrestati lo scorso mese di novembre; prima, dunque, di essere coinvolti all’interno di questo drammatico avvenimento. L’attentato incendiario si sarebbe verificato circa un paio d’ore dopo la notizia dell’arresto di Caputo.

Sotto inchiesta, inoltre, la nonna dell’amichetta di Fortuna, definita “supertestimone”: la donna, infatti, pare abbia indotto la bimba a raccontare ai carabinieri, ed al il pm Claudia Maone, interessata alla conduzione dell’indagine, che la piccola Fortuna, la mattina del 24 giugno, avrebbe lasciato l’appartamento dell’amica a causa della scarpetta che le faceva male.

“Non sappiamo le motivazioni di quest’atto giudiziario; della cosa né se occuperà Gennaro Razzini, uno dei nostri avvocati”. Questa, comunque, la dichiarazione di Mimma Guardato, apparsa apparentemente tranquilla e quasi disinteressata alla vicenda, come riferisce Il Mattino.


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