Omicidio Fortuna: la bimba testimone fa dietrofront e assolve la madre



Si è concluso anche il secondo round dell’incidente probatorio per le due piccole super testimoni della morte di Fortuna Loffredo. E, per Raimondo Caputo, le notizie sono pessime. Le due bambine, infatti, nelle aule del Tribunale Nord di Napoli, alla presenza di una psicologa, hanno confermato le accuse all’uomo. 

A parlare, per oltre due ore, sono state la piccola Franca e sua sorella, Anna, 11 anni, che ha il ruolo più importante nella vicenda. Anna, con la mediazione del gip e l’ausilio della psicologa, ha ricostruito quanto accadeva abitualmente nelle quattro mura della sua casa, fino ad arrivare al giorno dell’omicidio di Fortuna.

Secondo le sue dichiarazioni, Caputo, dapprima chino su Fortuna, l’avrebbe poi scaraventata giù dall’ottavo piano del palazzo. C’è, però, un unico ma rilevante dietrofront rispetto al precedente racconto della ragazzina. Stavolta, infatti, Anna ha dichiarato che la mamma, Marianna Fabozzi, non era accanto a lei mentre assisteva all’omicidio di Fortuna, cosa che invece rivelò di fronte ai pm.

La mamma di Fortuna, Domenica Guardato, crede invece nel coinvolgimento della Fabozzi: “Speravo che accusasse anche la madre, perché sono convinta che anche lei c’entri qualcosa”.


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