Scavi di Pompei, dai depositi riemergono tre affreschi del 79 d.C.


Scavi di Pompei, tra i tesori nascosti  all’interno dei depositi del sito archeologico riemergono tre meravigliosi affreschi. Per ragioni logistiche le opere non potranno essere esposte ma la Soprintendenza le promuovere attraverso i social network.

Nella prima immagine pubblicata su Facebook un affresco dall’Insula Occidentalis: in un giardino porticato Narciso è adagiato su una roccia in prossimità di una fonte da cui si sta specchiando mentre un amorino avanza verso di lui. 69-79 d.C.

In questo secondo affresco da Pompei c’è una scena particolare, ispirata al teatro: è la confessione dell’amore di Fedra per il giovane Ippolito, in procinto di partire per la caccia. Risale alla prima metà I secolo d.C.

Nell’ultimo affresco dalla Casa del Bracciale d’oro ci sono le nozze di Alessandro Magno con Rossane o Statira e trae ispirazione dalla ierogamia tra Marte e Venere. Completano la scena un armigero che imbraccia uno scudo e tiene una lancia poggiata sulla spalla e un piccolo erote. E’ datato tra il 60 e il 79 d.C.


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