Salvini dimentica il passato e viene al Sud: “Tornerò a Napoli, lo prometto”


Matteo Salvini, il candidato premier della Lega Nord, prosegue nella sua campagna ala conquista del sud a Castel Volturno, in provincia di Caserta. Una città che conta ventimila abitanti, quattromila migranti registrati ed altrettanti 15 mila (secondo le stime) non dichiarati. Alla campagna hanno partecipato 76 persone tra consiglieri ed amministratori.

Il massimo esponente della Lega si esprime su svariati temi, tra cui quello principale dell’immigrazione, fulcro della sua politica.

“Non è che il centrodestra sulla gestione dell’immigrazione disordinata abbia fatto il suo dovere: altrimenti non ci avrebbero mandati a casa. La Bossi- Fini non ha mica trovato applicazione rigorosa? Ma io, come Salvini, come leghista, non ho mai amministrato neanche un condominio. Però ora mi propongo al governo e posso dire le mie idee su chi deve andare via e chi deve restare”. Con queste parole, riportare da Repubblica.it, riparte alla conquista del sud, con un’evidente amnesia circa il suo passato fatto di insulti di matrice razzista verso i meridionali.

“Da nessuna parte ho trovato il caos mobilitato a Napoli da de Magistris. Ma potete prendere nota: tornerò a Napoli”. Questa è la promessa con cui si esprime sulla situazione di Napoli e sull’amministrazione del sindaco de Magistris.

Ma non risparmia parole nemmeno sull’ex premier Renzi quasi giustificando l’atto d’irruzione di un gruppo di naziskin in un centro di assistenza agli immigrati: “Pensare che ora Renzi si preoccupa e chiede indignazione per quattro ragazzi che leggono un volantino in un’associazione di Como”.

Continua ancora sul tema di Napoli: “Quando sono venuto a Napoli e c’era addirittura un sindaco a guidare, a inventarsi qualsiasi cosa per impedirci di parlare, lì non ho visto tanta indignazione”.


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