C’era poco ottimismo quando nel 2015 (con l’azienda entrata in crisi nel 2013) lo stabilimento è stato sull’orlo del baratro, con quella che sembrava ormai una chiusura certa. I lavoratori, però, non si arresero e prontamente costituirono una cooperativa di lavoro, finanziata impegnando il loro Tfr e le indennità di mobilità. Un primo passo che aprì la strada ad una proposta d’acquisto definitiva, proprio dopo un periodo d’affitto di tre anni.
I tre anni sono passati e i sacrifici fatti hanno portato ai risultati sperati. Infatti, l’avvocato Antonio Passantino di Brescia, liquidatore giudiziale del concordato preventivo di Italcables, ha trasferito in maniera definitiva con un atto notarile (datato 22 novembre 2018) la proprietà dell’azienda alla cooperativa di operai, con il nome di “Wbo Italcables”.
“Le difficoltà sono tantissime e adesso sembra la fine di un brutto sogno. Siamo tutti più coscienti e responsabili perché ci sentiamo parte dell’azienda, come un’unica grande famiglia. Le difficoltà sono state tante, sin dal primo giorno di concordato liquidatorio. Dal quel punto è stato buio totale fino all’idea della cooperativa. Siamo padroni di noi stessi e questo ci richiede una responsabilità maggiore“. Sembrano parole di oggi, ma quelle di Giuseppe e Giorgio (due dei soci) sono cose dette nel 2016, a poco più di un anno dalla nascita della cooperativa. Queste parole proiettate all’oggi, alla definitiva acquisizione di Italcables, fanno comprendere ancor meglio quanta passione e quanta tenacia abbiano messo gli operai in questi anni.