Drogata e violentata, a processo ristoratore e complice: “Venduta per 100 euro”


Chiesto il processo immediato per il ristoratore di Sorrento accusato di aver prima drogato e poi stuprato una ragazza all’interno del suo locale. Non ci sarà, quindi, udienza preliminare, stando alla richiesta della Procura di Torre Annunziata che vuole subito il processo per Mario P., in carcere allo scorso 4 dicembre, e la sua complice Chiara E., attualmente ai domiciliari. Il ristoratore, stando alle indagini, si sarebbe avvalso della complicità della ragazza che le avrebbe “venduto” la vittima.

I fatti risalgono al novembre 2016 quando la vittima, di Piano di Sorrento, dopo aver cenato e fatto uso di stupefacenti, ha accusato prima un malore e poi si è risvegliata nuda e stesa sul bancone del locale. A rivelarle il fatto un amico, qualche settimana dopo: “Chiara ti ha venduto a Mario per 100 euro. Tu non volevi fare sesso con lui, così ti hanno sciolto il Ghb nel vino e sei stata violentata. In giro ci sono le foto, le ho viste“.

Le indagini, dopo decine di intercettazioni e il sequestro dei cellulari degli accusati, ha fatto emergere l’evidenza della prova, arrivata dopo l’analisi di una ciocca di capelli della vittima: le è stata prima somministrata la c.d. “droga dello stupro” e poi violentata. Tanto è bastato al Gip per accettare le richieste del pm Emilio Prisco, con richiesta di processo immediato. Gli accusati potrebbero puntare al rito abbreviato, ma non è escluso che perseguano il rito ordinario per cercare di ribaltare le prove a loro carico. Prossima udienza fissata per il prossimo 26 aprile.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI