Baia degli Infreschi, nuove regole per visitarla: un’ora e a numero chiuso


È stato Romano Gregorio, il direttore del parco della Baia degli Infreschi a firmare un’ordinanza (rivolta in particolar modo a chi esercita l’attività di trasporto passeggeri), la quale sarà in vigore fino al 1 settembre e, permetterà l’ingresso alla suddetta ad un numero massimo di persone, 67, per essere precisi.

Saranno infatti solo poche persone alla volta per un massimo di un’ora a poter accedere a questa meraviglia della natura nel cuore del Cilento, eletta da Legambiente nel 2014 come la spiaggia più bella d’Italia.

Vittima da tanti anni di invasioni da parte dei turisti che, con le loro imbarcazioni, grandi e piccoli assaltavano in modo vero e proprio questo incantevole paradiso terrestre.

Molte le proteste che hanno portato a questa ordinanza, fatta, per preservare appunto la bellezza e l’integrità della natura che, in questo posto risulta particolarmente maestosa.

A parlare è Tommaso Pellegrino, presidente del parco che, a Repubblica dice: «Si tratta di un provvedimento necessario per tutelare la bellezza e la fruibilità di un luogo incantevole,  di grande pregio naturalistico, gli arrivi delle persone devono essere proporzionati alla capienza della spiaggia, altrimenti non solo si rischia di deturpare l’ambiente ma anche di turbare la tranquillità dei visitatori. Presto interverremo anche per regolamentare gli ormeggi all’interno del porto naturale degli Infreschi, faremo il possibile affinché nessuno abusi di un luogo di così tanta bellezza». 

Prosegue poi Felix D’Andrea, titolare della cooperativa Cilento Blu: «Siamo favorevoli a liberare la spiaggia dall’affollamento dei turisti, ma, adesso aumenteranno le persone su tutte le altre spiagge dell’area marina protetta dove ci sono già delle limitazioni».

Interviene anche il tenente di vascello Federica Del Re : «Abbiamo intensificato i controlli lungo tutto il litorale dell’area Marina Protetta,  cerchiamo di assicurare quotidianamente la sicurezza in mare a diportisti e bagnanti e cerchiamo di tutelare il sistema eco-marino».

Ad oggi, sono stati già multati 50 diportisti.


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