Continua la guerra al “pezzotto”: 5 milioni di utenti scoperti in Italia


Roma – Negli scorsi mesi, prima dell’inizio della stagione calcistica 2019/2020, Federazione, Lega Calcio e pay TV avevano dichiarato guerra aperta al cosiddetto “pezzotto”. Tramite numerosi e svariati sistemi informatici, alcuni hacker erano in grado di diffondere canali a pagamento su qualunque dispositivo rendendoli gratuiti. Tale sistema veniva utilizzato, principalmente, per seguire le partire in diretta senza alcun abbonamento ad una TV a pagamento.

Un vero e proprio mercato televisivo parallelo in cui un solo hacker poteva soddisfare migliaia di utenti a prezzi modici: parliamo di circa 60 euro annui da ogni “cliente”, il costo mensile di un classico abbonamento ad una pay TV. Perdite milionarie per società calcistiche e televisive con una costante fuga di abbonamenti. Con i nuovi dettami, però, molti di questi pirati sono stati trovati negli ultimi mesi e migliaia di utenti abusivi oscurati.

In questi giorni, la polizia, coordinata dalla procura della Repubblica di Roma e dalle Agenzie europee Eurojust ed Europol, sta eseguendo la più vasta operazione antipirateria mai condotta nel settore delle Iptv (web tv) illegali, che consentono di usufruire gratuitamente di canali satellitari a pagamento. L’operazione interessa numerosi Paesi europei: in Italia sono coinvolti 5 milioni di utenti, che saranno ora oscurati. Si tratta di un volume d’affari di 2 milioni di euro al mese


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