Capodanno. Non bastano gli appelli, 360 animali morti per i botti: gatto seviziato


 

Anche quest’anno la notte di San Silvestro ha coinciso con la fuga di migliaia di cani e gatti e con la morte ed il ferimento di alcuni di loro a causa del botti di Capodanno.

Per fortuna il dato complessivo, pur mantenendosi ancora alto è inferiore rispetto a quello degli ultimi anni in particolare al capodanno 2019 quando furono oltre 3000 gli animali scappati e circa 440 i cani e gatti rinvenuti morti o dispersi.

Nella notte tra il 31 dicembre 2019 e capodanno 2020 i cani scappati per colpa dei botti sono stati complessivamente circa 1.800 con una diminuzione sensibile, diverse centinaia anche i gatti scappati sempre a causa dei botti. I cani morti o dispersi alle ore 11 del 2 gennaio sono 171, mentre i gatti di proprietà di cui si segnala la morte per botti, o investimento alla stessa ora sono circa 160, i dati ovviamente sono destinati ad assestarsi nelle prossime giornate.

Molte le chiamate alle forze dell’ordine nella notte per i cani terrorizzati e scappati a causa dei botti un po’ da tutta Italia. Il fatto più grave è accaduto sicuramente a Brindisi dove un gatto è stato ucciso barbaramente con dei petardi infilati nella coda, fatto denunciato pubblicamente ieri proprio dalla portavoce per il sud Italia dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA Antonella Brunetti che in merito a questa vicenda ha dichiarato:”E’ un fatto di una gravità inaudita– dice Antonella Brunetti-abbiamo un testimone oculare che ci ha fornito anche il nome del possibile responsabile di questo gesto criminale, autore che sarà denunciato all’autorità giudiziaria, in modo che si possa poi fare anche l’autopsia sul gatto per appurare la causa esatta della morte del micio che potrebbe essere stato investito oltre che seviziato“.


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