Napoli, al via i lavori sul lungomare per il nuovo elettrodotto: “Il caos sarà totale”


NAPOLI – Al via i lavori sul lungomare partenopeo per il nuovo elettrodotto. Tra 10 giorni partiranno i primi cantieri di scavo a via Caracciolo e via Partenope, per collocare i nuovi cavi elettrici.

I lavori sul lungomare rientrano nel grande progetto di ammodernamento della rete elettrica che interesserà diverse aree di Napoli: da Chiaia fino agli Astroni, passando per Fuorigrotta. Le operazioni consistono nella realizzazione di 11,5 km di nuovi cavi interrati, che sostituiranno i 14,5 km del vecchio elettrodotto e circa 10 km di linee aeree con i relativi tralicci.

La realizzazione del nuovo elettrodotto è affidata alla Terna spa che sul proprio sito ufficiale scrive: «La rete elettrica di Napoli è ormai obsoleta e poco sicura, con il rischio elevato di un’interruzione della fornitura. Si tratta di migliorare la sicurezza e la qualità del servizio per i cittadini».

I lavori sul tratto di via Caracciolo e via Partenope procederanno in porzioni di 30-50 metri. Ogni sera lo scavo sarà chiuso per essere poi riaperto il giorno successivo. Ogni giovedì sera i cantieri di via Caracciolo verranno smantellati per essere ripristinatati il lunedì mattina, per consentire le attività dei ristoranti dell’area nei weekend. I lavori dovrebbero terminare entro il 13 di marzo.

Si attendono due mesi di viabilità in tilt e traffico. A denunciarne le criticità è il presidente della municipalità di Chiaia Francesco De Giovanni che al Mattino ha dichiarato: «So che Terna farà il possibile per creare pochi disagi ma so altrettanto bene che il caos sarà totale. Ridimensionare lo spazio per le auto su via Caracciolo significa, inevitabilmente, produrre intasamenti di traffico, soprattutto nelle ore di punta».

Dello stesso avviso anche il presidente della commissione mobilità del Comune Nino Simeone: «La violenza che il nostro lungomare subirà nei prossimi giorni, in totale silenzio – riporta Il Mattino – dimostra quale sia stato, negli ultimi anni, l’atteggiamento che questa Amministrazione ha avuto nei confronti dei cittadini e dei tanti comitati che da sempre chiedono l’apertura al traffico di via Caracciolo almeno nelle ore di punta per evitare il caos del traffico, e quello che invece ha avuto nei confronti delle tante multinazionali del food e del drink, e adesso dell’energia, che hanno avuto la possibilità di utilizzare il lungomare di Napoli».

«È strano – conclude Simeone – che ancora nessuno, a Palazzo San Giacomo, abbia pensato di montare o costruire una struttura sugli scogli dove magari organizzare feste o sagre culinarie, che di questi tempi vanno tanto di moda, usufruendo magari anche della collaborazione di tanti esperti del settore, presenti oggi nelle partecipate del Comune di Napoli».

Nonostante i lavori eminenti, non sono previsti percorsi alternativi per il normale deflusso della viabilità. A dichiararlo è ancora Simeone «Non mi risulta – conclude al Mattino – che ci siano state interlocuzioni per studiare l’impatto dei cantieri sulla viabilità e predisporre eventuali percorsi alternativi. Eppure veniamo dai giorni del caos-tangenziale dove il ridimensionamento di spazi ha generato la paralisi. Via Caracciolo ha la stessa funzione della tangenziale, collega la parte occidentale e quella orientale della città, farsi trovare impreparati sarebbe imbarazzante».


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