Incontro tra i sindaci di Milano, Roma e Napoli: battaglia comune per l’autonomia delle città


Napoli, Milano e Roma unite da un progetto comune: migliorare i servizi per i cittadini passando per una sorta di autonomia differenziata per le tre grandi città d’Italia. Un progetto che richiama un po’ quello di indipendenza voluto dalle Regioni della Lega come il Veneto ma che si differenzia nei contenuti e nei modi. L’idea, partita dal sindaco della città partenopea Luigi de Magistris, punta a gestire direttamente i fondi europei senza passare per la mediazione della Regione. E sopratutto prevede che i tre grandi comuni possano occuparsi direttamente della gestione dei tributi senza dover attendere l’erogazione da parte del governo centrale.

Oggi al Campidoglio l’incontro tra i tre primi cittadini a capo anche delle rispettive città metropolitane. Quella di Roma, Virginia Raggi, quello di Milano, Giuseppe Sala e quello di Napoli. Ed è proprio Luigi de Magistris a pubblicare sui profili social gli argomenti di discussione:

“Un incontro proficuo con la Sindaca di Roma Raggi e con il Sindaco di Milano Sala oggi in Campidoglio per portare avanti una battaglia per le nostre città: più responsabilità e accesso diretto a fondi per trasporto pubblico, ambiente, igiene urbana, manutenzione, scuole e case popolari. Meno burocrazia, più servizi.”

Il sindaco posta anche una storia dei tre a lavoro intorno ad un tavolo.

Gli fa eco la sindaca di Roma che su Twitter scrive:
“Oggi ho incontrato in Campidoglio Beppe Sala e Luigi de Magistris. Stiamo portando avanti insieme una battaglia per le nostre città: più responsabilità e accesso diretto a fondi per trasporto pubblico, ambiente, igiene urbana, manutenzione, scuole e case popolari. Meno burocrazia, più servizi”.

Lo stesso ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a ottobre aveva spiegato la strada per chiedere l’autonomia. Nel mese di dicembre c’era stata una conference call tra i tre sindaci per definire gli argomenti di discussione della proposta. Una proposta che vede le tre città metropolitane fare da apripista e chiedere meno vincoli normativi e finanziari.


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