15enne ucciso da carabiniere. Don Merola: “Scuole aperte giorno e notte altro che Coronavirus”


Don Luigi Merola, presidente della fondazione di recupero minorile A’ Voce d’è Creature, che ogni anno sottrae alla strada circa 150 minori a rischio, si esprime in seguito alla tragedia avvenuta sabato notte in via generale Orsini a Napoli dove un 15enne, Ugo Russo, è morto dopo aver tentato di rapinare un carabiniere in borghese. “La nostra città ha bisogno di scuole aperte giorno e notte, altro che Coronavirus” afferma Merola a LaRepubblica.

Don Merola incolpa le istituzioni, dicendo che: “Dobbiamo ribellarci, rivoltare la città come un calzino. Abbiamo bisogno di eserciti di educatori per formare genitori e figli. La vera emergenza in questo momento è sociale ed educativa. Questi minori necessitano di scuole che li accolgano quanto più possibile e che si prendano cura di loro, perché nei quartieri dove vivono non c’è nulla se non il disagio”.

Poi però afferma che non bisogna dare la colpa esclusivamente alle scuole. Secondo il parroco ci vorrebbero più pattuglie per le strade in modo da contrastare maggiormente non solo le baby-gang, ma anche tutti coloro che hanno intenzione di commettere reati.

“Ad oggi però dopo i tanti episodi che affliggono le grandi metropoli, sono convinto che ci sia il bisogno di sfatare il mito dell’onnipotenza educativa secondo cui con un solo esercito di educatori si possa far bene. C’è bisogno anche di più controllo per le strade e non parlo di repressione ma di pura prevenzione. Qualche pattuglia in più potrebbe essere un ottimo deterrente per contrastare le baby gang e chi ha intenzione di commettere reati“.


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