Primo caso di Coronavirus a Casalnuovo. Sindaco: “Restate a casa, pensiamo noi a tutto”


Il Coronavirus è arrivato anche a Casalnuovo di Napoli. A dare la triste notizia è il sindaco della città Massimo Pelliccia. Tramite un video pubblicato su Facebook, Pelliccia afferma che si tratta di un cittadino residente a Casalnuovo che lavorava al Nord ma che ha avuto contatti con i focolai da cui è scaturita tutta la malattia”.

“Il ragazzo è rientrato il 6 marzo in città ma è stato messo subito in quarantena e sotto controllo della guardia medica. è stato portato al Cotugno per il tampone, che è risultato positivo”. Tutti i protocolli sono stati attivati, oltre a lui anche tutta la sua famiglia è attualmente in quarantena.

Il sindaco poi prosegue dicendo che è ” in contatto con l’Asl e col distretto sanitario per darvi sempre tutti gli aggiornamenti del caso. Mi raccomando responsabilità, restate a casa, pensiamo noi a tutto. Poi conclude: “voglio dire alla città di Casalnuovo che usciremo da questa emergenza al più presto possibile. Forza cittadini ce la facciamo.

In tutta l’Italia molti continuano a non rispettare le normative, anche nel pieno dell’epidemia, prendendo la situazione che stiamo vivendo un po’ troppo sotto gamba. Dunque, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca arriva a una sola amara conclusione: occorre il pugno di ferro.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera a firma di Monica Guerzoni, De Luca si esprime in merito alle ondate di viaggiatori in arrivo dal Nord che hanno invaso Napoli e dintorni nello scorso weekend.

“’È stata un’ondata di arrivi imprevista e ingovernata, con la conseguente paura diffusa di una penetrazione di massa del contagio”. Poi prosegue: “Se la realtà è questa bisogna impegnare le forze di polizia e chiudere i locali che contravvengono alle regole”.

Intanto ieri ci sono state altri due morti in Campania (al momento in tutto vi sono 3 deceduti) a causa del Coronavirus. La seconda vittima è stata una donna di 80 anni di San Prisco (provincia di Caserta). La terza è una donna di 81 anni che presentava un edema polmonare e non ce l’ha fatta a superare la crisi.


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