Coronavirus, Carlo di Borbone dona 50mila euro agli ospedali meno ricchi. Parte la raccolta fondi


In questi giorni tanta la solidarietà da parte di imprenditori, banchieri, industriali e personaggi dello spettacolo, oltre che di molte persone comuni, che hanno fatto a gara a “chi donava di più”, aiutando le strutture ospedaliere e di ricerca al fine di combattere questo virus che ha messo in ginocchio l’intero Paese. Milionarie le donazioni, ma anche in questo caso imponente è stata la divisione tra nord e sud: i sovvenzionamenti giunti alle varie strutture sono stati maggiormente rivolti a Nord.

Il Sud è ormai veramente sprovvisto di miliardari e di personaggi che possono donare enormi quantità di denaro, insomma di veri punti di riferimento e forse questo è proprio l’effetto di 160 anni di “questione meridionale” mai risolta e che mai nessuno ha voluto risolvere. Tuttavia tra quei 2 milioni di persone emigrate negli ultimi 20 anni, al Nord o all’estero, che hanno messo radici in quelle zone, certamente troviamo tanti imprenditori che oggi potrebbero fare donazioni alle terre dei loro genitori e dei loro nonni.

Molti in questi giorni i dubbi su quanti fondi arriveranno al Sud, non solo da parte dello Stato (già ridotti all’osso), ma anche dalle donazioni di quei personaggi un tempo meridionali. Il Sud non ha più grandi banche, grandi giornali nazionali, centri televisivi, industrie che fatturano miliardi e così via. Il Cotugno, il Pascale ed altre strutture che sono in prima linea per la guerra contro il Covid-19, hanno avviato raccolte fondi tramite i social, ma seppur la risposta da parte delle persone sia stata pronta, i risultati sono l’aver raggiunto qualche decina di migliaia di euro, pochissimo rispetto alle decine di milioni che i vari Berlusconi e tanti altri grandi dell’imprenditoria italiana hanno donato alle aziende sanitarie della Lombardia, del Piemonte, del Veneto, dell’Emilia Romagna.

Possibile che, come dice qualcuno, che gli ultimi “grandi imprenditori” del Sud siano stati i Borbone che hanno regnato nell’ex Regno delle Due Sicilie prima dell’Unità d’Italia? È un dato di fatto che questa famiglia Reale che ha reso grande Napoli ed il Sud, non ha mai spezzato il proprio legame con la popolazione meridionale, infatti è sempre molto apprezzata quando fa ritorno nelle nostre terre. Proprio in queste ore è partita la gara di solidarietà per aiutare “le località dove c’è carenza di strutture” (in gran parte al Sud), aggiungendosi a quei pochi calciatori e personaggi televisivi che hanno donato qualche somma di denaro negli ultimi giorni.

Il principe Carlo di Borbone, sempre molto attento ai bisogni della popolazione (per quello che può fare), si è attivato donando i primi 50.000 euro e facendo partire la raccolta fondi (tramite il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – LINK PER LE DONAZIONI), proprio per dare una mano al nostro territorio. Egli è spesso presente sui territori napoletani per donazioni specialmente di carattere sanitario sul territorio meridionale, proprio a dimostrazione del fatto che quel filo è ancora forte anche dopo 160 anni in cui la propria famiglia ha smesso di regnare al Sud.

Riportiamo di seguito il messaggio integrale d Carlo di Borbone:

“Ho deciso di impegnarmi in prima persona per dare un contributo al nostro Paese in questo difficile momento e aiutare gli ospedali e coloro che vi lavorano in prima linea, nella battaglia e nella lotta quotidiana contro questa emergenza sanitaria. Numerose raccolte sono state già avviate a supporto degli ospedali nelle zone di maggior criticità del Paese, tuttavia la mia preoccupazione si rivolge a quelle strutture dove il diffondersi della pandemia con la carenza di attrezzature per la terapia intensiva potrebbe determinare conseguenze ancora più drammatiche.

“Attraverso l’Ordine Costantiniano Charity Onlus ho pertanto avviato una raccolta di fondi da destinare equamente agli ospedali con meno risorse che necessitano di incrementare le proprie dotazioni e postazioni di terapia intensiva. Ogni singolo euro donato sarà un barlume di speranza ed una piccola goccia di vita che vince questa avversità! Non poniamoci obiettivi e cerchiamo di arrivare il più in alto possibile. I primi 50.000 euro sono già stanziati. La solidarietà è una forza immensa. Uniamoci in aiuto al Paese per aiutarci a vicenda! Ringrazio di cuore per la vostra generosità, anche a diffondere e condividere questa raccolta”.

Anche il Movimento Neoborbonico, garante della famiglia Reale sul territorio di Napoli e del Sud, ma con una visione simbolica e non politica, ha aderito all’iniziativa benefica della Casa Reale con un comunicato stampa.

“Il Movimento Neoborbonico aderisce all’iniziativa appena avviata dal principe Carlo di Borbone, Capo della Real Casa di Borbone Due Sicilie, invitando iscritti, simpatizzanti e quanti amano la storia ad inviare un contributo per aiutare medici e malati “soprattutto dove c’è carenza di strutture in questo momento difficile per il nostro Paese”.

Il Duca di Castro ha pubblicato una nota e un video sul sito del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio preannunciando di avere già stanziato per la Charity Onlus 50.000 euro di partenza nella certezza che “ogni singolo euro donato sarà un barlume di speranza” .

Carlo di Borbone, erede di una dinastia che seppe fare grandi Napoli e il Sud (con numerosi primati anche scientifici, medici e sociali) è da sempre, con l’Ordine Costantinano di cui è Gran Maestro, vicino a chi soffre con iniziative caritatevoli realizzate nel Sud dell’Italia e nel resto dell’Italia e del mondo nella continuità, tra passato e presente, di tradizioni e valori cristiani.


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