Sant’Antonio Abate, polizia scopre laboratorio di dolci abusivo


In seguito alle restrizioni dovute ai Dpcm emanati dal Premier Conte per l’emergenza Coronavirus, sono molte le attività che hanno dovuto cessare il loro operato o ridurre drasticamente i ritmi lavorativi. C’è anche chi però in barba a tutti i provvedimenti non si è fatto intimidire e ha allestito un laboratorio abusivo per traffico di dolci.

Questo è quanto accaduto a Sant’Antonio Abate, dove gli agenti del Commissariato Vicaria Mercato, con il supporto del personale dell’ASL Napoli 1 e della Polizia Locale, hanno svolto un’attività di controllo ad esercizi commerciali, in Via Lorenzo Giustiniani. È così che gli agenti hanno scoperto, all’interno di due locali al pian terreno di un edificio, una persona alle prese con dei prodotti dolciari.

Durante la perquisizione, il laboratorio abusivo è risultato sprovvisto di qualunque tipo di autorizzazione sanitaria e comunale. È stato inoltre accertato che l’uomo avesse occupato senza titolo i locali da circa cinque anni, allacciandosi illecitamente alla rete elettrica pubblica.

Un giovane napoletano è stato dunque denunciato per furto aggravato e invasione di terreni o edifici. I locali sono stati sottoposti a sequestro. Inoltre, due persone che si trovavano all’esterno del forno abusivo sono state sanzionate per aver violato le misure previste dal D.P.C.M. del 22 marzo 2020.

Un episodio analogo era successo già in occasione del 19 Marzo, festa di San Giuseppe. In quell’occasione una pasticceria di Marano di Napoli è stata colta in flagrante, in quanto aveva pubblicato annunci di vendita delle famose zeppole sui social. Ieri, inoltre, è stata applicata un’altra sanzione in un campo diverso: un barbiere, sempre nel Napoletano, è stato denunciato per non aver rispettato il divieto di chiusura, continuando a ricevere clienti nel proprio salone.


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