Coronavirus, preoccupazione per Milano. In strada “Code che rasentano assembramenti”

Fotogramma del video pubblicato da LaPresse il giorno 11 aprile 2020. Siamo a Milano, all'esterno di uno store Esselunga


Se i numeri riguardanti l’emergenza coronavirus migliorano a livello nazionale, Milano rappresenta l’eccezione. Ieri si sono registrati 262 nuovi casi soltanto nel capoluogo lombardo, il doppio rispetto a venerdì, mentre nelle altre città la tendenza è inversa, ossia i contagi diminuiscono.

Fanno riflettere le parole dell’assessore al Welfare della Regione, Giulio Gallera, il quale ha affermato per quanto riguarda l’intera Lombardia: “Non è assolutamente finita, non dobbiamo abbassare in nessun modo la guardia, non dobbiamo pensare che il peggio sia passato perché i dati non sono stabili. I dati ci dicono che veramente non è finita, non rilassatevi, è vero che il trend è migliore di settimana scorsa ma non ci fa ancora stare tranquilli”. Su Milano in particolare, invece, ha detto: “Milano merita sempre la maggiore attenzione, non c’è un calo netto e deciso nei contagi, non rilassiamoci, restiamo a casa”.

Intanto nei giorni scorsi sono diversi i quotidiani, locali e non, che hanno denunciato la presenza di troppe persone per strada. Repubblica ha scritto il 10 aprile: Code che rasentano assembramenti. In una Milano ormai quasi alla vigilia di Pasqua, davanti ai supermercati e negozi si sono intensificate le file e le lunghe attese, come attestano la foto scattate nel pomeriggio di ieri in viale Umbria e in via Ripamonti. Con picchi di persone che rischiano di ripetersi oggi e domani”. L’agenzia LaPresse, ieri, ha pubblicato un filmato dove le code sono a un passo dagli assembramenti.

Il Corriere della Sera scrive che “Su Milano, la mortalità a confronto con lo stesso periodo del 2019 è cresciuta dell’87 per cento dall’inizio dell’epidemia”, una situazione sulla quale evidentemente i cittadini non sono stati sufficientemente informati, vista l’eccessiva presenza di persone per strada.

A denunciarlo era stato anche il sindaco Beppe Sala lo scorso 4 aprile: “In molti mi state scrivendo che c’è troppa gente in giro, obiettivamente c’è più gente in giro. Stamattina ho convocato il capo della polizia locale, gli ho chiesto di fare più controlli. La stessa richiesta l’ho fatta al prefetto”. Il primo cittadino si riferiva anche a diversi video in cui erano davvero moltissime le presenze presso la Darsena, uno dei luoghi più vissuti di Milano dove la gente passeggia, corre, prende il sole. Attività belle, ma alle quali in questo momento si deve rinunciare.

Un articolo di Leggo del 9 aprile riporta le parole di Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia, il quale parla di una mobilità “del 38% rispetto ad un giorno normale, di due punti percentuali superiore a quella di lunedì scorso. Vuol dire decine di migliaia di persone. Significa che la mobilità è aumentata quasi del 10% rispetto a lunedì scorso”.


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