Il Senatore De Bonis su Feltri: “Attacchi reiterati contro il Sud, ho presentato un esposto in Procura”


Le frasi di Vittorio Feltri contro i meridionali continuano a far discutere. Ora è un senatore, Saverio De Bonis, ad annunciare di aver presentato in Procura un esposto contro il giornalista. In un lungo post, il politico (espulso qualche anno fa dal Movimento 5 Stelle e ora parte del gruppo misto) spiega come gli attacchi di Feltri contro gli abitanti del Mezzogiorno siano reiterati da tempo.

Queste le parole del senatore nato a Irsina, in Basilicata, che riporta alcuni degli articoli scritti da Feltri su ‘Libero’:

Ho chiesto alla Procura della Repubblica di indagare se sussistono reati per le dichiarazioni rese dal giornalista sia nel corso della trasmissione FUORI DAL CORO sia per una serie di affermazioni rese negli articoli del suo giornale. Non è la prima volta, infatti, che il giornalista si sia lasciato coinvolgere in tali espressioni contro i cittadini meridionali, dal momento in cui la rassegna stampa degli ultimi anni vede il Feltri protagonista di numerosi articoli e titoli diffamatori a danno dei meridionali.

− Per esempio: “Rassegniamoci, siamo la mammella del Sud” (Libero, 21-07-2019); “ Tra Nord e sud un abisso. Milano grande Roma grande immondezzaio di Italia” (Libero, 17-07-2019);
− ed ancora: “I meridionali tremano all’idea che il settentrione abbia la possibilità di amministrarsi autonomamente, trattenendo sul territorio il proprio denaro, perché in tal caso non avrebbero più mezzi di sostentamento. Per giustificare le loro paure sostengono che l’Italia non debba dividersi tra regioni ricche e regioni povere, e predicano la necessità di tenere unita la patria. Aggiungendo: non può venire meno un rapporto di solidarietà tra abbienti e indigenti. Nobili discorsi, ma improponibili. Il Nord non ce la fa più di fare la fame per sfamare chi, invece di lavorare, si fa assistere. Il benessere bisogna guadagnarselo. È assurdo credere che piova gratis dalle Alpi alla Sicilia” (Libero, 14-07-2019);
− “Basta scendere giù in terronia per verificare il disagio degli abitanti, specialmente degli imprenditori” (Libero, 22-06-2019);
− “No all’autonomia, vogliono vivere a spese degli altri. Contro le autonomie perché vogliono vivere sulle spalle degli altri” (Libero 18-02-2019);
− “le popolazioni meridionali utilizzino i finanziamenti statali per realizzare infrastrutture, cioè le basi per incrementare l’economia. Non si illudano di campare in eterno alle spalle degli odiati nordici che sono stanchi di essere sfruttati quali bancomat” (Libero, 30-09-2017).

E’ evidente l’abitualità del giornalista a proferire espressioni di tale entità discriminatoria a danno dei meridionali. Le norme presumibilmente violate sono:

– LEGGE 205/1993 del 25 giugno 1993, n. 205 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 26 aprile 1993, n. 122, recante misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa;
– Art. 604 bis c.p. – Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa.

Adesso, ho riferito anch’io i fatti alla Procura per verificare se le condotte poste in essere sussumono rilievi penalistici. Vi terrò aggiornati”.

Le ospitate televisive di Vittorio Feltri, dopo la sua uscita sui meridionali, negli ultimi tempi si sono notevolmente ridotte. Ma il giornalista continua a scrivere i suoi editoriali anche se a suo carico è stata aperta una segnalazione e verrà sottoposto al giudizio del Consiglio di disciplina territoriale.


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