Permessi premio per Parolisi, uccise la moglie Melania Rea con 35 coltellate


Dopo 9 anni di detenzione, Salvatore Parolisi, che nel 2011 uccise con 35 coltellate la moglie 29enne Melania Rea, ora può usufruire dei permessi premio.

Militare del 235esimo Reggimento Piceno, Salvatore Parolisi è passato dall’ergastolo del primo grado ai trent’anni in appello, poi al ricorso in Cassazione che ha eliminato l’aggravante della crudeltà fino ai vent’anni di adesso.

La vicenda:

Melania Rea improvvisamente scomparve sul Colle San Marco di Ascoli Piceno. Il marito, Parolisi, all’epoca l’unico testimone e l’unico in grado di poter confermare questa circostanza, disse che la moglie si era allontanata per andare in bagno in uno chalet. In seguito però si apprenderà che nessuno l’ha mai vista entrare. Lo stesso Parolisi (nel tentativo vano di far cadere i sospetti su di lui) fece scattare le ricerche per la “scomparsa” della moglie.

Era aprile 2011, quando Melania fu trovata morta in un bosco del Teramano. Si trattò di una “esplosione di ira” nata da un litigio tra i due coniugi dovuta alla “conclamata infedeltà coniugale” dell’uomo. Questo è quanto scrisse all’epoca la Cassazione.

Trascorsa circa metà della pena ora Parolisi potrà avere dei permessi premio, ma il fratello della donna ha già dichiarato che non potrà vedere la sua bambina che all’epoca dell’accaduto aveva solo 18 mesi ed è stata cresciuta dai nonni materni.


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