Soccorso dall’ambulanza, paziente scrive una lettera: “Ringrazio gli angeli del 118. Anche se coperti da tute si vedeva il loro sorriso”


 

lettera 118
In questi primi mesi dell’anno sono tanti gli episodi di violenza registrati contro medici e infermieri. Alcuni sono stati presi a morsi, altri a schiaffi. Molti Pronto Soccorso sono stati devastati dalla rabbia dei parenti di pazienti. Per questo è stata approvata una legge che punisce con il carcere fino a 16 anni chi procura lesioni gravi al personale sanitario.

Ma accanto a questi episodi, c’è anche chi decide di esprimere il proprio ringraziamento verso chi ci salva la vita. E’ il caso della famiglia di un signore salvato dal pronto intervento del 118 che ha deciso di scrivere una lettera pubblicata da Paolo Monorchio. Il presidente della Croce Rossa Italiana di Napoli, ha postato suo profilo Facebook il contenuto:

“La pubblicazione, di seguito, della lettera scritta dalla famiglia di un paziente, soccorso dalla nostra abz del 118 – postazione San Gennaro, mi consente di ringraziare l’intera squadra composta dal Dott. Ferreri Giovanni, dal Sig. Antonio Raggi – Autista e dal Sig. Giovanni Rainenger – Infermiere. Essi rappresentano, simbolicamente, tutti gli operatori del 118 che ogni giorno dimostrano sul campo, oltre al grande senso del dovere e di professionalità soprattutto una profonda UMANITÀ”.

Questa la storia:

“Buongiorno scrivo solo ora perché​ mio padre e stabile e quindi fuori pericolo, scrivo per mano di mio padre e di tutta la nostra famiglia vogliamo ringraziare gli operatori del 118 e la squadra dell’ambulanza San Gennaro che il giorno 02/08/2020, circa verso le 20 sono arrivati a casa nostra a Porta Capuana vestiti con tute bianche guanti occhiali ecc. perché​ mio padre aveva febbre alta problemi​ respiratori per una forte bronchite diagnosticata dal nostro Pneumologo. Ma papà aveva ancora problemi a respirare, ringrazio l’equipaggio​ perché con tutte quelle difficoltà, con il caldo e quelle tute hanno dimostrato una professionalità ed un’esperienza, nel trattare un paziente non facile, ringrazio il medico che ha subito dato dei consigli validi di procurare ossigeno e dato l’avvio​ della terapia, ringrazio anche gli altri​ due operatori.

Noi sapevamo bene che mio padre ha problemi con le vene che in passato l’hanno riempito​ di buchi​ e lividi, loro sono stati bravissimi al primo tentativo ci sono riusciti. Io anche non conoscendo il vostro lavoro credo​ che questo sia la dimostrazione di esperienza. Dopo la terapia dopo poco mio padre respirava bene e noi abbiamo deciso di farlo rimanere a casa e l’indomani abbiamo chiamato il Pneumologi, che dopo la sua visita ha concordato con noi che dovevamo ringraziare il 118 per la tempestività​ e la professionalità dimostrata in questo intervento .
PS. speriamo che questi ringraziamenti andranno a questi angeli del 118 e benedico tutti coloro che aiutano le persone con amore passione e determinazione, anche se erano tutti coperti si vedeva dalle loro parole e il loro sorriso che facevano questo lavoro con passione, in un momento così​ serio ci hanno regalato anche un sorriso. Buon lavoro e grazie”.

La pubblicazione, di seguito, della lettera scritta dalla famiglia di un paziente, soccorso dalla nostra abz del 118 -…

Pubblicato da Paolo Monorchio su Lunedì 10 agosto 2020

 

 

 


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