“È una famiglia distrutta e che non si dà pace per una figlia appena maggiorenne – prosegue don Maurizio Patriciello, secondo quanto riportato da Ansa.it, prendendo le difese della famiglia della ragazza – Ma stiamo attenti a dipingerla come una storia di omofobia. Forse non sanno nemmeno cos’è. Quel che è vero è che non erano preparati e non vedevano di buon occhio la relazione con Ciro ma so che si stavano abituando all’idea. Tuttavia erano preoccupati perché Maria Paola era andata via di casa a soli 18 anni e temevano per un futuro senza lavoro e più che mai incerto”.
La ragazza pare vivesse la sua storia d’amore con Ciro appoggiandosi presso residenze provvisorie, a volte alloggiava da amici, altre dai parenti di lui e questa situazione non era ben vista dalla sua famiglia. Intanto, di opinione esattamente opposta a quella del parroco è la madre di Ciro, che attacca a viso aperto la made della ragazza accusandola di proteggere il figlio, il quale secondo lei avrebbe fatto bene a compiere il suo gesto.