“Uno in meno”: a processo l’insegnante novarese e il marito dopo la frase choc sulla morte del vice brigadiere


“Uno in meno e con sguardo poco intelligente, non ne sentiremo la mancanza”. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, questa è la frase che ha portato a processo la professoressa novarese, presunta autrice di queste parole agghiaccianti a proposito della morte del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, e suo marito.

L’accusa a loro carico è di vilipendio della Repubblica e delle istituzioni, diffamazione, e di favoreggiamento personale. La donna fu denunciata dalla vedova di Rega, Rosa Maria Esilio. Eliana Frontini, questo il suo nome: ricordiamo che poco più di anno fa fu assolta.

Sulla testa del marito della professoressa pende un’altra accusa, ossia quella di aver tentato di sviare le indagini sul post contro Mario Cerciello Rega, accollandosi la responsabilità del gesto. Gesto il suo vano, dato che palesemente la frase compariva sul profilo della donna e che, fu eseguito proprio dallo smartphone della stessa. Prova inconfutabile quindi della sua colpevolezza.

Adesso invece la situazione è cambiata per fortuna, almeno se non altro per rendere un minimo di giustizia alla memoria del povero carabiniere. Ricordiamo che fu ucciso barbaramente nella notte tra il 25 e il 26 luglio di un anno fa a Roma da due cittadini americani. I due tuttora stanno affrontando il processo con l’accusa di omicidio volontario.

Ciò che in queste circostanze resta è solo il dolore di una famiglia distrutta, anche se, innegabilmente, queste notizie sembrano apparentemente alleviare un po’ la sofferenza.


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