Di Maio, Salvini, Renzi, Fico: tutti condannano le violenze di Napoli ma nessuno propone soluzioni e aiuti economici


La rabbia sociale causata da un imminente nuovo lockdown annunciato dal governatore Vincenzo De Luca (che lo ha confermato anche oggi), ha fatto scendere in piazza molti napoletani. Una protesta pacifica che si è trasformata in guerriglia per colpa di pochi delinquenti che hanno cavalcato l’onda. Le violenze sono sempre da condannare ma per evitare future altre proteste lo Stato deve agire e anche in tempi rapidi. Serve un piano socio-economico che aiuti chi è in difficoltà. E’ logico che la criminalità organizzata si annidi e sfrutti la disperazione delle persone. Non basta la cassa-integrazione promessa nei mesi di maggio e giugno che non è ancora arrivata a molti italiani. Il governo deve intervenire e velocemente.

Mentre dal mondo politico sono arrivate le solite parole di condanna alle violenze viste. In primis da chi è campano e rappresenta le istituzioni. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha scritto sul suo profilo Facebook:

“Un Paese civile non può accettare episodi come quelli visti ieri a Napoli. Nessuno può permettersi di aggredire donne e uomini delle nostre forze dell’ordine. Davanti alla violenza non ci sono scuse, nulla di tutto ciò è accettabile.
Ieri ci sono stati quasi 20 mila contagi e sapete quanti italiani sono morti dall’inizio di questa pandemia? Oltre 37 mila.
Durante la guerriglia è stato aggredito anche un giornalista di Sky TG24 e la sua troupe. A loro, alla redazione di Sky, a tutte le forze dell’ordine va la mia vicinanza e quella dello Stato. Siamo con voi e siamo al fianco di tutti i napoletani che responsabilmente ieri hanno rispettato le misure messe in campo dalla Regione. A chi, tra i partiti, continua ad alimentare polemiche soffiando sul fuoco del disagio chiedo di smetterla. La sofferenza degli italiani non è merce elettorale. È la realtà e il dovere di chi rappresenta il Paese non è alimentare questa sofferenza, ma affrontarla offrendo soluzioni concrete ai suoi concittadini. Viva l’Italia onesta, le persone perbene, chi rispetta le regole e chi pensa al prossimo. Viva le nostre forze dell’ordine, viva la Polizia di Stato e viva i Carabinieri. Chi tocca una divisa tocca tutto il Paese”.
Il Presidente della Camera, Roberto Fico, ha detto:
“Sono state scene di una violenza inaudita quelle di ieri sera a Napoli, da condannare con fermezza. Non sono state l’espressione di un dissenso o dei comprensibili timori di imprenditori e lavoratori che stanno a attraversando momenti di difficoltà, ma una guerriglia criminale. La mia solidarietà massima e il mio ringraziamento vanno alle forze dell’ordine impegnate a fronteggiare gruppi organizzati che aspettavano il momento giusto per scendere in piazza con bastoni e bombe carta, e ai giornalisti aggrediti mentre svolgevano il loro lavoro”.

Sono state scene di una violenza inaudita quelle di ieri sera a Napoli, da condannare con fermezza. Non sono state…

Pubblicato da Roberto Fico su Sabato 24 ottobre 2020

Commento più soft del solito quello di Matteo Salvini:

“Napoli, la violenza deve essere condannata, sempre, comunque e dovunque. Attaccando poliziotti e giornalisti non si risolve alcun problema, si commette un reato. Punto. È evidente che confusione, ritardi, impreparazione e incapacità del governo (cosa hanno fatto in questi mesi? Giocato con monopattini e banchi a rotelle?) stanno esasperando milioni di cittadini perbene in tutta Italia. Non è possibile che la cura sia peggiore del male”.

Più laconico il commento di Matteo Renzi:

“Le immagini di ieri sera degli scontri a Napoli fanno male, molto male. La mia solidarietà agli agenti e ai giornalisti feriti”. 

Anche il ministro degli interni, la Lamorgese, ha espresso il suo dissenso per quanto accaduto a Napoli:

“Sono inaccettabili e da condannare con la massima fermezza gli atti di violenza organizzati come quelli accaduti ieri sera a Napoli, sui quali la Procura sta già indagando. Esprimo la solidarietà e la vicinanza agli appartenenti alle Forze dell’ordine, alla polizia locale e ai militari che sono stati aggrediti e in alcuni casi sono rimasti feriti nelle strade del capoluogo partenopeo durante veri e propri episodi di guerriglia urbana. Ieri sera le Forze di polizia – che ringrazio per la dedizione, la professionalità e l’equilibrio con cui stanno svolgendo funzioni molto delicate – hanno dovuto fronteggiare attacchi preordinati che hanno colpito anche alcuni giornalisti impegnati nel difficile e doveroso compito di assicurare la libera informazione ai cittadini. Ci tengo a ribadire che simili aggressioni nulla hanno a che fare con le forme di dissenso civile e con le legittime preoccupazioni degli imprenditori e dei lavoratori legate alla difficile situazione economica in continuo contatto anche con il prefetto di Napoli che ha convocato per oggi il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per rafforzare i dispositivi di prevenzione e di controllo del territorio”.

Solo condanne, ma nessun aiuto economico all’orizzonte.


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