Vittime di violenza domestica, anche loro “vittime del virus”: 30 ammonimenti solo a ottobre

violenza domestica donne


Nel mese di ottobre il Questore di Napoli Alessandro Giuliano ha emesso 30 ammonimenti (130 dall’inizio dell’anno), due dei quali per atti persecutori e 28 per violenza domestica. Gli ammonimenti per atti persecutori derivano da un’istanza della vittima (in molti casi nei confronti dell’ex partner che non accetta la fine della relazione).

Quelli per violenza domestica possono essere irrogati a partire dall’analisi degli interventi delle forze di polizia operanti sul territorio o dei referti che provengono dagli ospedali (attraverso i quali si può comprendere che alcune lesioni non sono accidentali ma provocate), o anche perché un amico, un parente, un vicino di casa si fa avanti per segnalare la violenza che la vittima, per qualsiasi motivo, non riesce a denunciare.

Questo risultato è stato reso possibile dall’attività della Divisione Anticrimine della Questura che, dall’inizio dell’anno, ha analizzato ben 1060 segnalazioni e 130 nel solo mese di ottobre. In un anno delicato come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Coronavirus, questi dati suonano ancor più preoccupanti.

Il lockdown che abbiamo vissuto nella prima metà dell’anno e le restrizioni parziali che ancora continuiamo a vivere chissà per quanto altro tempo ancora, per tantissime persone significano restare tra mura domestiche in cui non tutto è rose e fiori.

Non sempre il focolare domestico è sinonimo di calore, tranquillità e protezione: le quattro mura più o meno grandi di un appartamento diventano spesso l’inferno peggiore in cui vivere. In un periodo come questo, insomma, non possiamo permetterci di dimenticare anche quest’altro tipo di vittime del virus.


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