Il sindaco di Ottaviano a Radio CRC: “Siamo zona nera, autotassiamoci e chiudiamo tutto”


Questa mattina al programma “Barba&Capelli” in onda su radio CRC, sono intervenuti diversi sindaci campani in merito all’attuale situazione dei propri comuni. Le dichiarazioni più forti vengono dal sindaco di Ottaviano, Luca Capasso il quale ha inviato alcuni velati inviti al presidente Vincenzo De Luca e che concorda su molti punti col sindaco di Napoli Luigi de Magistris:

Siamo zona nera. Lo sto vivendo sulla mia pelle, persone che mi chiamano perché non riescono ad avere un’ambulanza oppure ossigeno a casa. Ho chiesto una maxi operazione di solidarietà con un contributo volontario di dipendenti pubblici, politici e privati.

“Sicuramente è poca roba rispetto a una finanziaria ma credo che la paura di chiudere porta solo a tensioni e scontri: mettiamo un po’ tutti mano alla tasca e proviamo a salvarci. Abbiamo superato i 500 contagi a Ottaviano e la fortuna è che il 70% è asintomatico.

“I sintomatici però se la vedono brutta perché sono a casa con l’ossigeno, quando non manca. Sto chiamando personalmente il 118 che dice non ci sono ambulanze. Chiudere i ragazzi in casa non è la soluzione ideale, serve buon senso ed educazione.

“Con l’unità di crisi stiamo provando a ridurre il contatto con le persone e adotteremmo altre ordinanze nelle prossime ore come chiudere strade, piazze e divieto per le minicar. Se questa è la sanità campana bisogna chiudere. Se è un problema di carattere economico, autotassiamoci tutti e salviamo la nostra pelle stando attenti con la chiusura.

“Non possiamo rischiare né di morire di Covid né di fame, però con questo virus sto vedendo scene orribili. Immaginate a Ottaviano se decido il lockdown, le persone potrebbero andare fare la spesa nei comuni adiacenti e poi i commercianti contro chi protesterebbero? Verrebbero sotto casa mia visto che non ci sono ristori. Il Governo deve intervenire in modo serio, deve finire questo rimpallo di responsabilità”.

Gli altri sindaci intervenuti sono quello di Giugliano, Nicola Pirozzi e quello di Aversa, Alfonso Golia. Il sindaco Pirozzi ha spiegato i provvedimenti da lui attivati in città e richiede il lockdown. Il sindaco Golia, invece, registra in città oltre 1000 casi ma non stresserà la popolazione con ulteriori misure restrittive eppure chiede l’intervento dell’esercito. Ha così concluso: “Come sindaci siamo rimasti col cerino in mano. Sono convinto che da Governo e Regione arriveranno provvedimenti adeguati”.


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