Covid, monitoraggio settimanale sulla Campania: Rt a 1.3, sopra la media nazionale


E’ online il secondo monitoraggio sulle Regioni relativo alla settimana 5-11 novembre (aggiornato al 18 novembre) realizzato in collaborazione tra Iss e Ministero della Salute. L’indice di trasmissibilità Rt, calcolato sui casi sintomatici, scende a 1,18 registrando una diminuzione in quasi tutte le Regioni.

In Campania l’Rt risulta a 1,3 con il maggior numero di casi riscontrati nell’area metropolitana di Napoli (la scorsa settimana era a 1,57). Sono solo Lazio, Liguria e Sardegna le regioni che hanno fatto registrare un Rt sotto l’1 – rispettivamente 0.9 e 0.92, 0.84. Quelle con l’Rt più alto sono la Basilicata (1.54) e la Toscana (1.44). La Lombardia ha un Rt a 1,25.

“Nel periodo 28 ottobre– 10 novembre 2020, l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,18 (95%CI: 0,94 – 1,49). Si riscontrano valori medi di Rt tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane; da questa settimana in alcune Regioni/PA il valore di Rt stimato è inferiore a 1”.  

Come si legge nel rapporto poi:

17 Regioni/PA sono classificate a Rischio Alto di una trasmissione di SARS-CoV-2. Di queste, 2 sono considerate a rischio alto a titolo precauzionale in quanto non valutabili in modo attendibile per completezza del dato di sorveglianza, insufficiente al momento della valutazione. Di queste 17, 11 sono state classificate a rischio Alto e/o equiparate a rischio Alto per 3 o più settimane consecutive; 3 presentano una trasmissibilità calcolata al 4 novembre compatibile con uno scenario di trasmissione 3, 9 con uno scenario di tipo 2 e le 5 restanti con uno scenario di tipo 1. Le rimanenti Regioni/PA sono classificate a rischio moderato di cui 3 con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese e presentano una trasmissibilità calcolata al 4 novembre compatibile con uno scenario di trasmissione 2 in tre di queste e con uno scenario di tipo 1 per la rimanente”.

Preoccupa la situazione nelle terapie intensive:

“18 regioni al 17/11/2020 avevano superato almeno una soglia critica in area medica o TI. Nel caso si mantenga l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni/PA hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è salito da 3.081 (11/11) a 3.612 (17/11); mentre il numero di persone ricoverate in aree mediche è passato da 29.444 (11/11) a 33.074 (17/11). L’aumento continuo delle persone con Covid-19 ricoverate nelle strutture ospedaliere implica un inevitabile erosione delle risorse disponibili per l’assistenza ospedaliera ai pazienti con altre patologie”. 

Il rapporto sottolinea un’importante criticità, la difficoltà di ricevere dati aggiornati:

“Si osserva complessivamente una criticità nel mantenere elevata la qualità dei dati riportati al sistema di sorveglianza integrato sia per tempestività (ritardo di notifica dei casi rapportati al sistema di sorveglianza su dati aggregati coordinati dal Ministero della Salute) sia per completezza”. 

Inoltre si registra un leggero aumento dei casi sintomatici:

“Si osserva, tuttavia, un leggero aumento nella percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (34,0% vs 32,1% della settimana precedente) e una diminuzione della percentuale dei casi rilevati attraverso attività di screening (29,1 vs 33,6% della settimana precedente)”.  

Il rapporto conclude:

“Si conferma che è ancora necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione e quindi alleggerire la pressione sui servizi sanitari”.  

 


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