Scuola, Direttore Asl: “Aprire il 7 gennaio è da imprudenti. Dateci il tempo di vedere cosa succederà”


Il Direttore generale dell’Asl Napoli 2, Antonio D’Amore, ha parlato dei rischi legati alla riapertura delle scuole. Lo ha fatto nel corso della trasmissione ‘Barba&Capelli’, condotta da Corrado Gabriele, su Radio Crc Targato Italia.

Ha esordito evidenziando il trend positivo di questi ultimi giorni: “I numeri del contagio si sono enormemente ridotti. Da 1200 contagiati al giorno a 150. Lavoriamo meglio e riusciamo a fare il contact di queste persone.”

Sulla base di tale miglioramento secondo D’Amore sarebbe controproducente allentare le misure in vista del Natale: “La curva si è ridotta ma bisogna stare attenti perché il pericolo non è scampato. Vedere le immagini dello scorso weekend fa male per tutti gli operatori che da marzo lavorano senza interruzione.”

“A volte noi italiani siamo bravi a non decidere con soluzioni che non sono né carne né pesce. Se dobbiamo ridurre un contagio e dobbiamo iniziare il piano della vaccinazione bisogna prendere precauzioni. Di fronte a decisioni non nostre, perché noi siamo solo degli esecutori, a volte si resta basiti: decidessero.”

D’Amore sulle scuole: “Aprire è da imprudenti”

Stando alla linea di rigore del Direttore generale dell’Asl Napoli 2 sarebbe affrettato consentire una totale riapertura delle scuole: “Resta un’imprudenza riaprire il 7 gennaio. Bisogna aspettare 20 giorni e far partire la campagna vaccinale dopo le feste. È così impellente aprire le scuole? Dateci il tempo di vedere se i comportamenti dopo le festività determineranno un nuova curva epidemica.”

Parole che, di certo, non rispecchiano il pensiero del Ministro dell’Istruzione che da mesi sta spingendo per riportare gli alunni in classe, escludendo la scuola dai vettori di contagio.

D’Amore ha fatto leva anche sulla campagna di aggressione mediatica a discapito della Campania: “C’è modo e modo per raccontare una storia. La Campania è stata raccontata davvero male. Ci sono regioni che sono messe molto male rispetto a noi, non vedo troupe televisive fuori agli ospedali per inquadrare la garza a terra. Ci fa male questo modo di fare.”

Infine, dopo aver affermato l’importanza del vaccino, si rivolge ai giovani: “Stappare una bottiglia in compagnia o un aperitivo possono essere rimandati alla prossima primavera. Ora l’attenzione e la prudenza tutelano genitori e nonni.”


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