Napoli perde un pezzo di storia: la città si mobilità per denunciare l’incuria e il degrado


Il crollo del Molo Borbonico, avvenuto pochi giorni fa, ha spinto diversi Movimenti e Associazioni ad avviare una mobilitazione culturale contro lo stato di abbandono in cui versa la città. Si incontreranno sabato alle ore 10:00 davanti ai resti del Molo, meglio conosciuto come ‘o chiavicone.

Crollo Molo Borbonico, mobilitazione di movimenti e associazioni

Si tratta dell’ennesima perdita ai danni del patrimonio culturale partenopeo per atti di incuria e mancanza d’amore per il territorio. Ma diversi sono i monumenti che versano in uno stato critico. Basti pensare alla stazione ferroviaria Napoli-Portici in corso Garibaldi o al Palazzo degli Spiriti di Marechiaro.

‘O Chiavicone sembrava aver retto alla violenta mareggiata che, lo scorso 28 dicembre, si è abbattuta su Napoli. Eppure, nella serata del 2 gennaio, è crollato portando con sé un pezzo di storia della città di Partenope. Una situazione denunciata da anni ma mai risolta e, dunque, finita nel peggiore dei modi.

Quasi un anno fa il giornalista e fotografo napoletano Giuseppe Farace aveva denunciato il pericolo di crollo che si sarebbe verificato di lì a poco nell’indifferenza generale. Nemmeno le continue ondate di maltempo di questi ultimi mesi sono servite a far smuovere qualcosa.

Sulla base di tali considerazioni è nata spontaneamente, dall’Associazione Culturale Regno delle Due Sicilie Isola di Ischia unitamente alla CMI (Confederazione Movimenti Identitari), l’idea di una manifestazione pubblica. La finalità è quella di richiamare l’attenzione sui monumenti lasciati morire di trascuratezza.

“Ora è venuto il momento di dire ‘basta’ ad una mentalità tesa a denigrare la nostra storia millenaria.  Dobbiamo alzarci e far sentire la nostra voce contro chi non ha interesse a preservare la cultura e le testimonianze dello storico passato di Napoli. Invece ristruttura un monumento dedicato a chi ha contribuito a sfasciare il Regno delle Due Sicilie” – dichiarano gli organizzatori.

Già sono sopraggiunte diverse adesioni da parte di movimenti ed associazioni: “Uniti dobbiamo fare sentire la nostra voce. Vogliamo denunciare i responsabili che non hanno provveduto alla messa in sicurezza nè del molo nè di altre strutture borboniche che sono in uno stato di degrado assoluto.”

Ad oggi, oltre alle due realtà promotrici, hanno dato la loro adesione alla manifestazione: Identità Meridionale, Movimento Sud, Parlamento delle Due Sicilie, Comitato di Portosalvo, Comitato Portuale Pescatori di Napoli, RDDS, Associazione Sud100cento.


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