Una piccola Isola Capitale della Cultura del Mediterraneo: “Procida ci accompagnerà nella rinascita”


La prima isola capitale della Cultura italiana è Procida. Un importante traguardo raggiunto grazie a un progetto amplio che unisce integrazione, accoglienza e bellezze paesaggistiche. Procida guiderà la rinascita del nostro paese il prossimo anno, il 2022, quando si spera che il covid-19 possa essere solo un brutto ricordo.

Come dichiarato dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini:

Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza e della rinascita. Oggi la designazione della Capitale italiana della cultura 2022 è un segnale per guardare al futuro. E’ un anno complicato per tutti, stiamo cercando di sostenere in ogni modo le attività culturali e turistiche e la designazione di oggi della capitale italiana della cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, per la ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo erano prima della pandemia“. 

Un annuncio, avvenuto in diretta streaming, che ha commosso il primo cittadino di Procida, Raimondo Ambrosino:

“Procida può essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro territorio e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importate per le proprie terre.

Siamo felici e orgogliosi per la scelta del MiBACT che premia gli sforzi dell’intera collettività dell’isola e il sostegno di chi ha, sin dalla prima fase, creduto in una sfida ambiziosa e appassionante. Procida sarà la capitale culturale del golfo di Napoli, del comprensorio flegreo, della Campania e di tutte le piccole isole d’Italia e del Mediterraneo. Ci aspetta un lavoro lungo e stimolante, esprimiamo la nostra soddisfazione in un momento particolare per l’intero Paese e nel rispetto di chi ha sofferto e soffre per la pandemia”.

Come dichiarato da Agostino Riitano, direttore della candidatura:

“E’ stata una vittoria epocale perché la commissione ha compreso che il progetto di Procida incorpora un cambio del paradigma della cultura nel nostro paese, non solo grandi città d’arte ma anche e soprattutto lo straordinario patrimonio culturale diffuso nei piccoli centri. Siamo convinti che il concetto di ‘minore’ contenga il senso della profezia. In questo la nostra vittoria incarna la profezia del cambiamento delle politiche culturali del Paese”. 

MOTIVAZIONI SCELTA PROCIDA CAPITALE CULTURA 2022

Procida è stata scelta grazie a un dossier che ha visto come tema centrale quello della ‘Cultura non Isola’. Un programma culturale che conta 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati, oltre il coinvolgimento attivo della popolazione.

La terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. Potenza di immaginario e concretezza di visione ci mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”.

Tra le motivazioni che hanno fatto vincere l’isola delle case colorate, si legge:

“Il contesto dei sostegni locali e regionali, pubblici e privati, è ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono.”

Per il 2023 saranno Bergamo e Brescia a condividere il titolo di Capitali italiane della cultura, una scelta voluta dal Parlamento a favore dei territori duramente colpiti dal covid.


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