Cutolo, vietati i funerali in forma pubblica: la salma sarà trasferita a Ottaviano


La salma di Raffaele Cutolo, il boss deceduto lo scorso 17 febbraio, sarà trasportata ad Ottaviano ma il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ha firmato il divieto dei funerali in forma pubblica. A renderlo noto è La Repubblica.

Salma di Cutolo trasferita ad Ottaviano: vietati i funerali pubblici

Il fondatore della Nuova Camorra Organizzata si è spento, all’età di 79 anni, nel reparto sanitario detentivo del carcere di Parma, dove stava scontando la sua pena. Già malato da tempo, è stato stroncato da una malattia al tratto respiratorio.

Domani, 20 febbraio, la salma sarà sottoposta ad autopsia per poi essere trasferita in Campania, precisamente ad Ottaviano, sua città natale. Proprio l’amministrazione comunale, nella figura del sindaco Luca Capasso, si era espressa sulla notizia della morte del boss: “Quante ombre proiettò sulla nostra città la storia di Raffaele Cutolo. Devo ricordare i segni terribili di morte e il coraggio luminoso di chi credeva nei valori della legge fino al sacrificio della sua vita. Ora sta davanti al tribunale della Giustizia Divina, il luogo dell’eterno silenzio.”

Non ci sarà alcuna cerimonia funebre pubblica, le esequie si svolgeranno in forma privata all’interno del cimitero e senza corteo. Vi parteciperanno solo i congiunti più stretti.

Fabio Giuliani, referente dell’associazione Libera contro le Mafie in Campania, a Inews24, ha commentato: “Siamo col prefetto di Napoli. Non siamo giudici e non vogliamo esserlo. Con tutto il rispetto per la vita e la morte, si sta parlando pur sempre di un delinquente”.

Sulla stessa scia Tommaso Fiazza, sindaco di Fontevivo, in provincia di Parma, che ha dichiarato: “Si portava alle spalle decine di vittime. Posso dire che ci siamo liberati di un peso?”


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