Il vaccino è creato dall’Istituto Pascale di Napoli in collaborazione con l’Istituto Spallanzani di Roma e l’ospedale San Gerardo di Monza. L’idea è stata della società romana Takis e dalla società Rottapharm Biotech di Monza. Il Pascale, infatti, è eccellenza mondiale per quanto riguarda l’innovazione in campo medico-oncologico. Il Dottor Ascierto è un esperto in terapie innovative e presenta la sperimentazione con grande entusiasmo. Il grande vantaggio di questo vaccino è che può essere modificato all’occorrenza: ciò implica una forte versatilità e rappresenta una grande arma contro le varianti.
La differenza con gli altri vaccini e la sperimentazione
“Il nostro è più versatile e non avendo virus come vettori non determina la produzione di anticorpi anche contro questi virus che possono rendere meno efficaci i richiami successivi”. Queste le parole del dottor Ascierto sul farmaco italiano. Dunque, non viene usato un virus modificato come vettore.
La fase 1 della sperimentazione è iniziata qualche giorno fa al San Gerardo e sarà prodeguita con la somministrazione ad 80 pazienti volontari. Come afferma il medico, durante questa prima fase di sperimentazione sull’uomo, saranno valutati i dosaggi e l’eventuale necessità di richiamo. Le parole di Ascierto sono piene di fiducia e di speranza: pare che la fase 2 possa iniziare a fine agosto, mentre la fase 3 per l’inizio del 2022. Nella fase 2 sarà fatta la sperimentazione su 150 pazienti per verificare un’effettiva produzione anticorporale. Mentre la fase 3, attraverso l’uso del placebo, rivelerà l’efficacia definitiva.