Napoli, esplode ordigno a Ponticelli: auto distrutte e residenti in strada


Escalation di violenza criminale a Napoli, nonostante la Regione sia da quasi due settimane in zona rossa. Negli ultimi giorni sono due le persone che sono morte a seguito di sparatorie, una invece è rimasta ferita. Ieri poi un potente ordigno è esploso in via Luigi Crisconio a Ponticelli distruggendo alcune auto in sosta e danneggiando gli edificaci vicini. Episodi che fanno allarmare i cittadini e che potrebbero significare l’inizio di una nuova faida di camorra.

A lanciare l’allarme è il senatore Sandro Ruotolo che in un post su Facebook scrive:

“Siamo molto preoccupati per l’escalation criminale che sta infiammando Napoli. A pochi giorni dall’omicidio di un 78enne a Fuorigrotta, quartiere occidentale della città, stanotte l’esplosione di un potente ordigno in via Luigi Crisconio, nel cuore del centro storico di Ponticelli, zona ad Est di Napoli. Una deflagrazione che ha distrutto delle auto in sosta e danneggiato alcuni edifici con tanti residenti impauriti scesi in strada.

Proprio in quel quartiere pochi giorni fa in un agguato è stato ucciso un 30enne e ferito un 24enne. Senza dimenticare le gravi fibrillazioni che stanno avvenendo nel quartiere di Miano. “Disarmiamo Napoli” vuol dire innanzitutto porre nell’agenda del governo la questione criminale. Ma la liberazione di Napoli dalla morsa dei clan passa soprattutto per Napoli. Il lavoro è l’antidoto alle mafie. Le mafie non portano sviluppo. Bisogna abbattere i muri che separano centro e periferie, Posillipo e Ponticelli, società civile e Istituzioni. Occorre fare squadra, metterci in rete, riconnettere Napoli nella lotta contro le camorre”. Lo dichiarano in una nota il senatore Sandro Ruotolo, Fabio Giuliani, referente regionale di Libera Campania, Maurizio De Giovanni”. 

Siamo molto preoccupati per l’escalation criminale che sta infiammando Napoli. A pochi giorni dall’omicidio di un 78enne…

Pubblicato da Sandro Ruotolo su Giovedì 18 marzo 2021

Con la pandemia, la criminalità organizzata potrebbe approfittare dei commercianti in difficoltà. Occorre quindi fare presto e sostenere economicamente le famiglie più svantaggiate.


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