Scuole chiuse, genitori “no dad” protestano portando il latte al plutonio a De Luca


I genitori no dad della Campania ieri hanno protestato chiedendo la riapertura delle scuole, portando il famoso “latte al plutonio” fuori la sede della Regione Campania, posizionandolo simbolicamente sotto Palazzo Santa Lucia, una chiara frecciatina a De Luca.

Per chi non lo sapesse o non lo ricordasse, il “latte al plutonio” deriva da una battuta che De Luca fece il 30 ottobre 2020 durante una delle sue conferenze del venerdì, in diretta su Facebook e che suscitò molte polemiche. In quell’occasione stava parlando proprio di una delle tante proteste da parte delle mamme che volevano che i loro figli tornassero a scuola. De Luca dunque replicò dicendo:

“Io in queste settimane non ho incontrato neanche una mamma che, di fronte ai dati del contagio, avesse dichiarato la sua disponibilità a portare i propri figli a scuola comunque. E tuttavia mi capita di vedere un’intervista a una mammina con una bella mascherina di tendenza e con gli occhi ridenti e fuggitivi. Il giornalista gli ha chiesto cosa pensasse della chiusura delle scuole e lei ha risposto: “La mia bambina è venuta da me piangendo e mi ha detto: ‘’Mamma io voglio andare a scuola per imparare a scrivere”. Credo che sia l’unica bambina d’Italia che piange per andare a scuola e l’unica bambina al mondo che dà pure la motivazione: imparare a scrivere, perché le mancano la grammatica, la sintassi, gli endecasillabi. Questa povera figlia evidentemente è una ogm, è stata cresciuta dalla mamma con il latte al plutonio. L’unica al mondo è stata trovata da questo intervistatore”.

I protestanti, che provenivano da ogni parte della regione, ieri si sono riuniti a Napoli. Circa 200 persone hanno spiegato che quello di tenere chiuse le scuole è “un crimine di pace”. Centinaia di campanelle hanno accompagnato una protesta pacifica che ha chiamato a raccolta delegazioni da Caserta, Salerno, Sorrento, Santa Maria Capua Vetere, Torre Annunziata, San Giorgio a Cremano e altre parti della Campania. Ogni rappresentante ha poi elencato le problematiche dello studio davanti ai pc per i ragazzi. I genitori hanno poi letto gli articoli 3 e 34 della Costruzione Italiana, che recitano:

  • Articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
  • Articolo 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.

Poche ore dopo il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato, tramite un post pubblicato su Facebook, che, passata la Pasqua sarà possibile pensare alla riapertura delle scuole, ma solo fino alla prima media.

“Dopo Pasqua è possibile la riapertura delle scuole fino alla prima media. Ovviamente verificando l’andamento del contagio. Possiamo essere fiduciosi perché la stragrande maggioranza del personale scolastico è stato vaccinato (almeno con la prima dose). Abbiamo quindi creato una condizione di base di maggiore sicurezza. Se avessimo avuto un vaccino somministrabile ai ragazzi sopra i 16 anni avremmo potuto completare tutto il mondo della scuola, che è, senza ombra di dubbio, una priorità”.

🔴#CORONAVIRUS: dopo Pasqua è possibile la riapertura delle scuole fino alla prima media. Ovviamente verificando…

Pubblicato da Vincenzo De Luca su Domenica 28 marzo 2021


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI