Quando Battiato protestò a Napoli: “È indegno come lo Stato scippa soldi alla gente”


Franco Battiato, scomparso questa mattina all’età di 76 anni, ha lasciato di stucco il mondo della musica e non solo. La sua lucidità di pensiero e la sua ineguagliabile ironia lo hanno reso un’icona per chi è cresciuto con le sue canzoni. Un emblema del suo impegno politico è l’intervento di Battiato a Napoli nel 1994 alla protesta studentesca, riportato da La Repubblica.

L’artista catanese era stato invitato dai francescani della Basilica di Santa Chiara a presentare la sua Messa arcaica, e quella fu anche un’occasione per incontrare i giovani. Di fronte al complesso monumentale di Santa Maria la Nova, dove si erano riuniti oltre 400 studenti, Battiato non esitò a schierarsi con la protesta degli studenti di Napoli.

È indegno il modo in cui lo Stato italiano scippa i soldi alla gente“, dichiarò ai giovani. “Almeno ospedali e scuole dovrebbero essere gratuiti“. Quello che sarebbe dovuto essere un incontro sull’origine della vita (questo il tema stabilito genericamente) si trasformò in un dialogo aperto con gli studenti che toccò gli argomenti più disparati, dalla ribellione del ’68 alla fede.

Nel rispondere alla domanda di uno degli studenti, Battiato toccò un tasto tanto delicato quanto importante: quello della ribellione. “Hai dichiarato che secondo te ribellarsi è ancora giusto. A patto però di non fermarsi alla mera rivendicazione dei diritti, di andare oltre, di muoversi nel senso di una dimensione totale, cosmica“.

Quella non fu l’unica occasione in cui Battiato incantò Napoli. In molti ricorderanno il suo ultimo concerto a Piazza del Plebiscito, nel 2017: oltre 30mila persone riunite in quella che si era trasformata in una discoteca a cielo aperto, per godere della musica immortale di un grande Maestro del Sud.


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