AstraZeneca, possibile legame con una rara malattia del sangue: lo studio


Sulla rivista ‘Nature Medicine’ è stato pubblicato un nuovo studio sul vaccino prodotto da AstraZeneca che, oltre al possibile rischio di trombosi, seppur in casi rarissimi, pone l’attenzione su una rara malattia del sangue, riscontrata in alcuni soggetti a seguito della somministrazione.

Studio su AstraZeneca: nuovi dati su una rara malattia del sangue

La ricerca si basa sui dati emersi analizzando oltre 2,5 milioni di scozzesi che hanno ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca. Come rilevato dagli studiosi: È stata trovata un’associazione tra la vaccinazione con AstraZeneca e la porpora trombocitopenica idiopatica (ITP) dai 0 ai 27 giorni dopo la vaccinazione con un’incidenza stimata di 1,13 (0,62-1,63) casi per 100.000 dosi”.

“C’era anche un aumento del rischio di eventi tromboembolici arteriosi dai 0 ai 27 giorni dopo la vaccinazione. Una prima dose di AstraZeneca è risultata associata a un lieve aumento del rischio di porpora trombocitopenia idiopatica, con evidenza suggestiva di un aumento del rischio di eventi tromboembolici ed emorragici arteriosi”.

La porpora trombocitopenica  idiopatica (o immune) è una malattia autoimmune della coagulazione del sangue. Si tratta di una patologia abbastanza rara che si caratterizza per la carenza di piastrine nel sangue e la comparsa di emorragie. In genere si manifesta con diversi sintomi: si può passare da sanguinamenti muco-cutanei con porpora a gravi emorragie gastrointestinali o cerebrali. La malattia può svilupparsi anche in maniera asintomatica.

Nel frattempo, diversi esperti hanno sconsigliato la somministrazione del vaccino di AstraZeneca ai giovani, ponendo particolare attenzione alle donne. I fenomeni avversi riscontrati, infatti, seppur rarissimi, hanno riguardato soprattutto la popolazione femminile di giovane età.


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