Le Vele di Scampia tra utopia e distopia sono l’emblema di una mostra al Madre


Le Vele di Scampia sono l’emblema del tema cardine della mostra Utopia Distopia: il mito del progresso partendo dal Sud visitabile al Museo Madre.

Concepita in relazione alla collezione del Madre, la mostra intende indagare attraverso le opere di cinquantacinque artisti italiani e internazionali, le pratiche contemporanee che hanno risposto ai massicci cambiamenti sociali dell’ultimo mezzo secolo: urbanizzazione, industrializzazione, creazione di nuove periferie urbane, svuotamento delle campagne, lotte relative alle libertà e alle restrizioni del corpo.

Il percorso espositivo propone un’analisi delle speranze utopistiche messe a confronto con le esperienze distopiche dell’era moderna, con particolare attenzione al Mezzogiorno, oltre alla rappresentazione del sostanziale fallimento delle logiche, spesso violente, che muovono l’ideologia del progresso.

Emblema di una utopia divenuta ben presto una triste realtà è quella delle Vele di Scampia. La costruzione di queste impattanti strutture abitative avevano ben altro fine rispetto a quello per cui poi sono passate alla storia. Costruite tra il 1962 e il 1975 su un progetto dell’architetto Franz Di Salvo ispirato all’Existenzminimum, una corrente architettonica che prevedeva unità abitative ridotte al minimo indispensabile con una spesa costruttiva contenuta, le Vele avrebbero dovuto agevolare l’integrazione e la creazione di comunità.

Una nobile volontà, quella del suo ideatore, che sarebbe svanita molto presto, come rende noto il Museo d’Arte Contemporanea sui suoi canali social: “L’utopia delle Vele tramonta molto presto anche a causa del terremoto dell’Irpinia del 1980, che porta molte famiglie, rimaste senza tetto, ad occupare anche abusivamente gli alloggi delle Vele. Oggi si assiste alla loro progressiva demolizione e, in parallelo, alla riqualificazione del quartiere. Un segnale di ripresa che prova a porre fine al lungo periodo in cui le Vele sono associate, nell’immaginario collettivo non solo locale ma anche internazionale, a simbolo di abbandono e degrado”.

Il recente abbattimento di una delle Vele site nel quartiere di Scampia conferma, dunque, lo stato degradante e inagibile in cui erano e sono ancora , che le hanno rese non recuperabili e hanno determinato la loro inevitabile distruzione. Ma non solo: la scomparsa, per ora parziale, delle Vele potrà essere senza alcun dubbio un simbolo di progressiva rinascita per gli abitanti del quartiere a nord di Napoli, che troppo spesso sono stati e sono vittime di un pregiudizio valutativo che porta a discriminarli insieme alla zona interessata. 

La mostra è visitabile fino all’8 novembre 2021 il lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle ore 10.00 alle ore 19.30. La domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00. Il costo del biglietto è di 8euro e gratuito per i bambini fino a 6 anni. Per maggiori informazioni: +39.081.19737254; info@madrenapoli.it.


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