La giornata di Giuseppe Conte a Napoli, tra sostegno e contestazioni


Giuseppe Conte sbarca nuovamente a Napoli per sostenere le campagna elettorale di Gaetano Manfredi. Ma stavolta il tour elettorale del leader 5 Stelle si svolge in solitaria, senza il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra, in appoggio ai candidati nelle municipalità impegnati nell’area flegrea e nella zona est della città. Proprio tra il mercatino di Fuorigrotta e l’ex campetto bruciato di Bagnoli, principali tappe della mattinata, ci sono stati diversi momenti di contestazione, pur tra i tanti sostenitori accorsi per acclamare l’ex presidente del Consiglio.

GIUSEPPE CONTE TORNA A NAPOLI: PRIMA TAPPA IL MERCATINO DI FUORIGROTTA, POI BAGNOLI

Partiamo da Fuorigrotta, dove Conte arriva intorno alle 11 accompagnato, tra gli altri, dalla vicepresidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino e dai parlamentari Gilda Sportiello e Alessandro Amitrano. “L’obiettivo a queste comunali a Napoli è quello di avere il riconoscimento dagli elettori che il Patto per Napoli sia un patto concreto e solido, di cui Gaetano Manfredi è senza dubbio l’interprete migliore” – spiega Conte al termine della passeggiata – “Speriamo che gli elettori possano premiare questa proposta politica, che al momento è la più concreta e solida. Avrei voluto che anche le altre forze politiche si fossero unite intorno a questo patto, perché esso non è stato stipulato nell’interesse di un partito, ma nell’interesse dell’intera città”.

Tra i tanti curiosi e sostenitori che si sono avvicinati all’ex premier, c’erano anche i candidati di “Napoli in Movimento – No Alleanze“, la lista capitanata dal consigliere comunale uscente Matteo Brambilla, allontanatosi dal M5S insieme ad altri consiglieri e attivisti dopo l’alleanza con il PD e gli altri partiti in sostegno di Manfredi. “Noi facciamo la nostra campagna elettorale come sempre tra la gente. Oggi nel carro del fu 5 Stelle ci sono ex Dema ed ex Forza Italia, ormai hanno perso la dignità” spiega Brambilla alle telecamere del Corriere del Mezzogiorno. Qualche parola grossa vola tra i fedelissimi di Brambilla e alcuni consiglieri 5S di altri Comuni che accompagnano Conte nel suo tour. Episodio su cui nessuna delle due parti ha interesse a rilasciare commenti.

Manifestanti attendono Conte a Bagnoli. Foto di Giuliana Marino

Bagnoli è la tappa più calda della mattinata. Qui ad accogliere l’ex premier ci sono nutriti gruppi di sostenitori e il consigliere di municipalità Sergio Lomasto, candidato con il M5S e proprietario del campetto di basket dove si svolge il comizio di Conte, ma non mancano le contestazioni da parte dei comitati di base, in particolare i giovani dell’’Osservatorio popolare sulla bonifica di Bagnoli’ e del ‘Comitato campetto bruciato’. Qualche momento di tensione si registra con le forze dell’ordine, subito stemperato dalla disponibilità di Conte all’incontro con i manifestanti. “Chiunque si proponga di governare Napoli nel prossimo futuro non può evadere le richieste decennali di chi ha lottato per la bonifica e il ritorno lavorativo sul territorio” – spiegano gli attivisti dell’Osservatorio popolare – “L’ex premier si è assunto queste rivendicazioni e i punti chiave riguardo la rimozione della colmata e il ripristino della linea di costa.

Diverse invece le richieste del ‘Comitato campetto bruciato’, formato da un gruppo di giovanissimi che rivendicano l’uso pubblico dell’ex campo di calcetto su cui mesi fa Jorit ha ritratto il volto stilizzato di Pablo Hasel, il rapper spagnolo arrestato con l’accusa di terrorismo e ingiurie per aver contestato la Corona spagnola nelle sue canzoni. “Quello era uno spazio che apparteneva alle Ferrovie dello Stato, ed è stato acquistato dal consigliere Lomasto, eletto dapprima col PD e ora attualmente in quota 5 Stelle” – denuncia il comitato – “Siamo riusciti a strappare la promessa che nessun catenaccio verrà apposto al campetto, e che possa rimanere sempre aperto. Il recupero del campetto si è verificato in periodo elettorale, se ne deduce come non sia difficile vedere un accostamento tra la propaganda e questo recupero affidato ad associazioni legate comunque al consigliere, che nei fatti hanno monopolizzato l’uso di quello che era una volta uno spazio pubblico. I ragazzini infatti sono spesso costretti a giocare nel parcheggio alle spalle della metropolitana” dichiarano dal comitato.

Conte circondato dai sostenitori a Bagnoli

Accuse che il consigliere Lomasto rispedisce al mittente: “Il campetto non era di proprietà di Ferrovie, ma di alcuni privati e l’ho rilevato già diversi anni fa. Era un rettangolo di asfalto bruciato da almeno trent’anni che fungeva da pista di pattinaggio. Lo hanno più volte vandalizzato e questo mi ha costretto a non renderlo fruibile immediatamente. Quest’anno finalmente sono riuscito a recuperarlo, grazie anche all’aiuto di Jorit. Adesso è aperto h24 anche di notte, solo per quattro volte alla settimana e per due ore è utilizzato da alcune associazioni assolutamente non legate a me, tra cui i ‘Charlatans basket’. Ho sempre fatto sì che questo spazio fosse utilizzabile da tutti, trasformandolo in un’agorà politica aperta a tutti gli schieramenti. Anche Clemente e Maresca me ne avevano chiesto l’utilizzo e ho dato loro la mia disponibilità. Vorrei anche precisare che io non sono mai stato iscritto al PD, nel 2016 fui eletto all’interno della coalizione di centrosinistra e successivamente passai al gruppo misto. La verità è che c’è una forte strumentalizzazione politica in atto e si parla per sentito dire.


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