Vertigini, mal d’orecchio e dolori allo stomaco: i nuovi sintomi di Omicron 4 e 5


Le nuove varianti del covid, Omicron 4 e 5, attualmente all’attenzione del mondo scientifico, oltre a detenere una maggior contagiosità si caratterizzerebbero per la comparsa di nuovi sintomi a seguito della positività. Entrambe sono comparse in Sudafrica per poi fare il loro ingresso in altri Paesi. In particolare, la BA.4 ha fatto la sua comparsa anche in Italia.

Covid, varianti Omicron 4 e 5: i nuovi sintomi

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità si tratta di mutazioni che si rivelerebbero ancor più contagiose dei ceppi precedenti. La maggior trasmissibilità, tuttavia, non si traduce necessariamente in un’elevata pericolosità. Al contrario, almeno per il momento, non si registrano né picchi di casi né di forme gravi.

L’elemento che sembra preoccupare gli esperti è la capacità delle sottovarianti di colpire anche chi in precedenza ha contratto la variante Omicron 1. In una ricerca dell’Africa Health Research Institute di Durban, infatti, gli studiosi mettono in evidenza l’elevata probabilità di reinfezione soprattutto a carico dei soggetti non vaccinati.

“Sembrano meno cattive ma attenzione: non è un raffreddore. I casi sono ancora troppo pochi perché ci si possa pronunciare con certezza sull’impatto che possono avere sul nostro organismo. Al momento sembrano più contagiose e le stiamo monitorando. Di certo non provocano un semplice raffreddore” – ha dichiarato il virologo Fabrizio Pregliasco come reso noto da Sky Tg24.

Come spiegato dall’esperto le due varianti colpirebbero di più le prime vie respiratorie e meno i polmoni. Si assisterebbe, dunque, ad un cambiamento della consueta sintomatologia. I soggetti colpiti da BA.4 o BA.4 manifesterebbero innanzitutto disturbi quali senso di stanchezza e naso che cola.

Sembrano scomparire, dunque, i classici sintomi del covid quali febbre, tosse, perdita del gusto e dell’olfatto. Le due sottovarianti potrebbero causare anche male all’orecchio, dolori allo stomaco e all’addome. Infine, potrebbero anche attaccare i centri nervosi provocando le vertigini.


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