La mamma di Elena, confessione choc: “L’ho uccisa girata, non ho voluto guardarla mentre la colpivo”


La piccola Elena Del Pozzo di 5 anni è stata “vittima di una morte violenta particolarmente cruenta e anche lenta“. La madre “deve essere stata necessariamente nel pieno delle sue facoltà“, trovandosi “in condizioni fisiche e psichiche idonee all’agire“.

Elena Del Pozzo, la madre: “L’ho uccisa girata

Martina Patti è una donna “lucida e calcolatrice” e se non arrestata “potrebbe darsi alla fuga“. È quanto si legge nelle 15 pagine del gip di Catania, Daniela Monaco Crea, nell’ordinanza cautelare in carcere emessa nei confronti di Martina Patti, per l’omicidio premeditato aggravato e l’occultamento di cadavere della figlia di 5 anni. Parti del provvedimento sono riportati dal Corriere della Sera e da La Sicilia.

Ha inscenato il rapimento con estrema lucidità e non ha manifestato segni di ravvedimento e pentimento. Tutti elementi che sottolineano una particolare spregiudicatezza, insensibilità, assoluta mancanza di resipiscenza“, scrive il giudice.

Nell’ordinanza ci sono molti “non ricordo” pronunciati dalla donna: “Non ricordo cosa sia passato nella mia mente quando ho colpito mia figlia, anzi posso dire che non mi è passato nessun pensiero, come se in quel momento fossi una persona diversa“. “Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma, ma ho un ricordo molto annebbiato“. “Non ricordo di aver sotterrato la bambina, ma sicuramente sono stata io“. Non ricordo bene, perché ero girata e non volevo guardare, mentre la colpiva.

Ricorda invece che “quando sono andata al campo avevo con me una busta di plastica di colore nero che ho strappato dal rotolo prima di uscire di casa“.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI