Circumvesuviana, due giorni d’inferno con turisti e pendolari lasciati a piedi: insorge Legambiente


E’ diventata una vera e propria barzelletta la Circumvesuviana. Turisti e pendolari hanno vissuto altri due giorni di inferno tra ritardi e guasti e tutto questo proprio nel giorno dell’aumento del costo dei biglietti. 

Circumvesuviana, due giorni di caos per i viaggiatori

Le immagini sono state diffuse sui social dalla pagina satirica “Circumvesuviana. Guida alle soppressioni e ai misteri irrisolti”.

Stamattina per problemi tecnici alla stazione di Pioppaino, il treno è stato soppresso da Torre Annunziata a Sorrento e “i viaggiatori sono costretti ad abbandonare il convoglio sotto a un sole mefistofelico. Nel frattempo tutti i treni sulla linea Sorrento viaggiano con 30 minuti di ritardo. Non c’era modo migliore per festeggiare l’aumento del biglietto: più paghi, più aumenta l’avventura“.

Mentre ieri i passeggeri che hanno preso il treno da Porta Nolana, tra l’altro uno dei convogli nuovissimi, si sono fermati a Gianturco, dopo appena due fermate dalla partenza. Un inferno considerate anche le alte temperature di questi giorni. 

La denuncia di Legambiente: “Ogni giorno è una tragedia

Viaggiare in Circumvesuviana ogni giorno si trasforma in tragedia. Corse che saltano, linee soppresse, convogli revampizzati che non funzionano. Un inferno non solo per il caldo per migliaia di turisti e pendolari ostaggi di un ente che invece di far viaggiare treni e garantire efficienza del servizio a tutela dei pendolari e turisti, paradossalmente dai treni i viaggiatori li fa scendere. E come ciliegina sulla torta per pendolari e turisti arriva l’aumento del biglietto“, scrive Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania.

Basta con il palleggio di responsabilità. Le chiacchiere stanno a zero. La Circumvesuviana è un servizio colabrodo che fotografa incapacità e inefficienza della classe politica sul fronte del trasporto pubblico. Alla politica per una volta chiediamo di tornare sulla terra e lasciare per un attimo il racconto fatto di lamentele, di scaricabarile, di scuse e di quello che era e potrebbe diventare. E’ una vera emergenza che richiede corresponsabilità di tutti gli attori. Mettete da parte le polemiche, e sedetevi al tavolo per affrontare nel breve e medio periodo una situazione vergognosa. Forse potrebbe aiutare se amministratori, presidenti, assessori scendessero tra la gente come dovrebbe fare la sana politica”, prosegue.

Una proposta: provate anche voi il brivido di una “giornata di ordinaria follia” e prendete un treno insieme ai pendolari e turisti magari nelle ore più torride. Tornerete sicuramente arricchiti di disservizi, disagi e di sconforto utili per per intervenire e tutelare i pendolari unici veri sconfitti di questa situazione che perdura da anni”, ironizza infine Imparato.


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