Investito e ucciso mentre portava il cane a spasso, i residenti: “Non è fatalità, il semaforo non funziona”

Investito e ucciso


Investito ed ucciso mentre portava il cane a spasso a Napoli. Borrelli incontra i residenti di Piazza Sannazzaro che denunciano: “Non è fatalità, chiedevamo di ripristinare quel semaforo da tantissimo tempo”. Il consigliere di Europa Verde: “Nonostante l’allarme lanciato, solo interventi tardivi. È ora che pensi alla sicurezza e alla giustizia”.

Investito ed ucciso mentre portava il cane a spasso

Dopo Elvira Zibra il lungomare di Napoli ha mietuto un’altra vittima: l’ing. Giuseppe Iazzetta che domenica mattina è stato sbalzato via, mentre attraversava con il suo cane sulle strisce pedonali Piazza Sannazzaro, da un’auto che procedeva a velocità sostenuta.

L’uomo è deceduto al Cardarelli dove era stato portato in condizioni critiche. I residenti di Piazza Sannazzaro ora alzano la voce e chiedono sicurezza prima che l’alta velocità e l’incoscienza facciano altri morti. Si prepara una nuova iniziativa pubblica per ricordare l’ennesima vittima dei pirati della strada. Per questo il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ha incontrato un rappresentante degli abitanti della piazza:

Il semaforo da quando è stato ricollocato emette soltanto luce gialla lampeggiante. Lo segnalavamo da tempo e se si fosse intervenuti magari l’ingegnere avrebbe avuto salva la vita. Invece qui non si fa nulla, per questo non si può dire che sia stata una fatalità.
Sono un cittadino indignato di fronte all’inefficienza / insensibilità dei responsabili. Due morti a distanza di poco tempo sul lungomare non bastano a smuovere chi gestisce la viabilità cittadina“.

Elvira e Giuseppe sono due vittime che si sarebbero salvate se soltanto ci avessero ascoltato perché questa situazione la denunciamo da anni. Bisogna tutelare la sicurezza dei cittadini, la giustizia e difendere la vita mentre devono essere combattuti i balordi che sfrecciano a tutta velocità per le strade urbane. Basta con interventi tardivi, bisogna fare prevenzione”- le parole di Borrelli.


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