Rosa uccisa a 22 anni, la mamma dell’omicida: “Non lo difendo. Sono madre, io sarei morta”

Elpidio D'Ambra e Rosa Alfieri


Drammatica la testimonianza della mamma di Elpidio D’Ambra, il 31enne reo confesso dell’omicidio di Rosa Alfieri, uccisa a soli 22 anni, resa nel corso della quinta udienza del processo. La donna, ancora una volta, avrebbe espresso la sua solidarietà alla famiglia della vittima, condannando il gesto del figlio.

La testimonianza della mamma di Elpidio per l’omicidio di Rosa Alfieri

Esattamente un anno fa la giovane Rosa, di Grumo Nevano, uscendo dal palazzo in cui abitava, passò davanti all’appartamento del 31enne, situato al piano terra dello stabile. L’uomo la trascinò dentro e tentò di violentarla per poi strangolarla. Stando a quanto raccontato agli inquirenti, avrebbe agito spinto da alcune voci che rimbombavano nella sua testa e che gli intimavano di porre fine alla vita della ragazza.

Non sono qui per difendere mio figlio. Voglio solo raccontare a tutti la sua vita segnata dalle violenze subite dal padre, morto poi per overdose. Ma lui è colpevole, ha fatto una cosa gravissima, ha tolto la vita alla povera Rosa, sottratta anche all’affetto dei suoi genitori. Capisco il loro immenso e insopportabile dolore per la perdita. Sono mamma anch’io e se fosse accaduto a me sarei morta – ha detto tra le lacrime la mamma di Elpidio, come reso noto da Il Mattino.

Già poco dopo la tragedia aveva dichiarato: Elpidio non voglio più vederlo, di lui non voglio sapere più nulla. Mi ha dato un dolore troppo grande. Ho cercato di educarlo nel modo migliore ma lui ha sempre voluto fare di testa sua. In passato l’ho perdonato ma adesso basta. Un avvocato non glielo pago, si arrangi da solo”.


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