Sting è a Napoli, l’arrivo in hotel e il grande show: canterà al carcere di Secondigliano

Sting


Il celebre cantautore britannico Sting è arrivato ieri a Napoli in vista di un concerto che terrà all’interno del carcere di Secondigliano. Accompagnato dalla moglie, la regista Trudie Styler, il musicista degli ex Police è tornato nella città partenopea, che più volte ha esaltato, per una finalità sociale.

Sting è a Napoli: terrà un concerto al carcere di Secondigliano

L’artista, 17 Grammy e oltre 100 milioni di dischi venduti, è giunto ieri a Napoli in gran segreto e si è diretto verso l’hotel Vesuvio, sul lungomare Caracciolo. Probabilmente nelle prossime ore si esibirà presso la struttura penitenziaria di Secondigliano con uno strumento d’eccezione: una chitarra realizzata dai detenuti stessi con il legno recuperato dai barconi naufragati a Lampedusa.

Un progetto che sposa una causa sociale e che rientra nell’ambito del progetto Metamorfosi, promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, in collaborazione con il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e l’Agenzia delle Accise, dogane e monopoli.

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Saranno proprio i detenuti della struttura partenopea a porgere alla star internazionale la chitarra da loro realizzata, assistendo poi alla sua esibizione dal vivo. Un vero e proprio concerto che, tuttavia, sarà letteralmente blindato, non consentendo l’accesso al pubblico esterno.

Sting mantiene così la promessa fatta a padre Antonio Loffredo, ex parroco della Basilica del Rione Sanità, che nel corso di un incontro gli parlò delle iniziative messe a punto dalla Fondazione San Gennaro, dalla realizzazione di rosari e violini per mano di chi vive dietro le sbarre.

Il divo britannico suonerà anche Fragile, uno dei suoi brani di successo tra i più famosi in assoluto. Sarà una grande emozione per tutti, come i detenuti che abbiamo in affidamento nella falegnameria nata da due mesi e quelli che lavorano nell’orto di 2 ettari interno alla struttura, a dimostrazione che esistono progetti e percorsi che mirano al concreto reinserimento e recupero di chi sta scontando una pena in cella” – ha commentato a Il Mattino Rita Caprio, presidente della cooperativa L’Uomo e il legno.


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